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Arte e cultura
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Le 10 mostre da non perdere a ottobre in Italia

Dai vasi etruschi alle opere di Andy Warhol, dai mostri giapponesi alle installazioni contemporanee

7 minuti

Appassionati di archeologia, di cultura giapponese, di surrealismo, di fotografia, di grandi maestri contemporanei? Vi proponiamo 10 mostre da non perdere in tutta Italia, da Torino fino allo Stretto di Messina. Sono piccole e grandi esposizioni, che possono essere il pretesto per un weekend fuori porta alla scoperta di città diverse dalla tua.

“Change! Ieri, oggi, domani. Il Po”, Torino

“Change! Ieri, oggi, domani. Il Po”, Palazzo Madama

È una mostra sorprendente, quella allestita a Palazzo Madama/Museo Civico d’Arte Antica di Torino. Grande pittura, fotografia, illustrazione, infografica si mescolano in un bellissimo allestimento in cui immergersi per scoprire il tema dell’acqua e del cambiamento climatico: protagonista è il Po, il nostro Grande Fiume che da millenni determina il paesaggio e la vita della popolazione della Pianura Padana, via di comunicazione e supporto fondamentale per le attività agricole e industriali. In particolare, la mostra evidenzia le conseguenze dei fenomeni climatici in atto e le soluzioni messe in atto sul territorio dai diversi enti di ricerca e di tutela del Po. Ingresso a pagamento; fino al 13 gennaio 2025.

“Munch – Il grido interiore”, Milano

Edvard Munch, The Girls on the Bridge

Palazzo Reale di Milano dedica una grande mostra monografica a Edvard Munch, il grande pittore norvegese, in occasione dell'80° anniversario della morte. La mostra espone oltre 100 opere tra dipinti, disegni e stampe, tutti provenienti dal Museo Munch di Oslo: ripercorrono il percorso artistico di Munch dal 1880 fino alla morte, avvenuta nel 1944. Saranno esposte anche le versioni litografiche di capolavori come Notte stellata, Le ragazze sul ponte e Malinconia e varie opere dipinte in Italia: Munch era un esperto di arte rinascimentale e aveva studiato dal vivo i grandi maestri italiani. L’esposizione è accompagnata da un palinsesto di eventi che coinvolge diverse realtà culturali del capoluogo lombardo. Ingresso a pagamento; fino al 26 gennaio 2025.

“Giuseppe Bergomi. Sculture 1982/2024”, Brescia

 Installation view Giuseppe Bergomi. Sculture 1982 | 2024, Brescia - Grande Miglio

È allestita tra i chiostri di S. Salvatore e di S. Maria in Solario del Museo di S. Giulia e le sale del Grande miglio in Castello la mostra dedicata a Giuseppe Bergomi, artista bresciano e tra i maggiori esponenti della scultura figurativa contemporanea. Una mostra diffusa, quindi, in cui ammirare 84 opere in terracotta e in bronzo realizzate durante tutta la carriera dell’artista, fin dal 1978 quando si diploma all’Accademia di Brera ed esordisce alla Galleria dell’Incisione di Brescia. Le opere ospitate negli spazi esterni del museo di Santa Giulia, in particolare, stupiranno per l’incredibile dialogo tra i volumi e le architetture del monastero. Bergomi negli anni più recenti ha creato statue per contesti pubblici, tra cui il monumento dedicato a Cristina Trivulzio di Belgiojoso, la prima scultura pubblica mai dedicata a Milano a una donna. Ingresso a pagamento; fino al 26 gennaio 2025.

"Henri Cartier-Bresson e l’Italia", Rovigo

Henri Cartier-Bresson, Incoronazione di Giovanni XXIII, Città del Vaticano, 1958

Henri Cartier-Bresson è uno dei grandi fotografi del ‘900, pioniere del fotogiornalismo (1908-2004) e spesso definito “l’occhio del secolo”. A Palazzo Roverella di Rovigo è allestita la più importante mostra monografica italiana mai allestita sull’artista, incentrata sul lungo rapporto tra il maestro francese e il nostro Paese. Potrete ammirare circa 200 fotografie e scoprire numerosi documenti – giornali, riviste, volumi, lettere – che ripercorrono i viaggi del Maestro in Italia, fin dal primo, avvenuto all’inizio degli anni Trenta, quando l’artista aveva appena abbandonato la pittura per la fotografia. Proprio durante quel viaggio di piacere Cartier-Bresson scattò alcune delle sue fotografie più famose, tutte presenti nella sezione di apertura della mostra. Ingresso a pagamento; fino al 26 gennaio.

“Etruschi. Artisti e artigiani””, Bolzano

Antefissa a testa di satiro, V sec. a.C., proveniente dal santuario del Portonaccio a Veio

Il Centro Trevi-Trevilab di Bolzano permette di avvicinarsi all’affascinante, e per certi versi ancora misteriosa, cultura etrusca grazie alla mostra “Etruschi. Artisti e artigiani”, allestita con la collaborazione del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, museo che conserva la più importante raccolta di reperti etruschi al mondo. L'esposizione fa il punto sulla produzione artistica e artigianale che caratterizza l’antica popolazione italica. “È anche una straordinaria possibilità di conoscere alcuni documenti solitamente conservati nei depositi, che non sono da meno rispetto a quelli abitualmente esposti” dicono i curatori. Il percorso inizia dai reperti legati al rito funerario, per offrire poi un excursus sulle produzioni artigianali più tipiche, e tra queste, in particolare, i buccheri; vi immergerete, poi, tra vasi e bronzi, elmi e strumenti per il culto, seguendo l’evoluzione di una civiltà che ha segnato la storia della nostra penisola. Ingresso a pagamento; fino al 2 febbraio 2025.

“Il surrealismo e l’Italia”, Mamiano di Traversetolo (PR)

 Leonor Fini, Femme assise sur un homme nu, 1942, olio su tela

Cento anni fa nasceva il surrealismo: da quel momento la percezione del mondo non è stata più la stessa… La mostra nella Villa dei Capolavori alla Fondazione Magnani-Rocca di Mamiano di Traversetolo (PR) illustra la vastità di mezzi e linguaggi di questa corrente artistica e ne esplora l'impatto e l'evoluzione in Italia, offrendo una prospettiva affascinante su un movimento che ha lasciato un segno indelebile nell’immaginario artistico contemporaneo. La mostra propone una immersione in un percorso affascinante tra le oltre 150 creazioni di Dalí, Magritte, Ernst, Miró, Duchamp, Man Ray, Tanguy, de Chirico, Leonor Fini e altri protagonisti di questa corrente immaginifica. Nello stesso spazio espositivo è ospitata fino al 15 dicembre anche La Promenade di Pierre-Auguste Renoir, uno dei quadri più affascinanti dell’artista francese e di tutto l’impressionismo; il dipinto proviene dal J. Paul Getty Museum di Los Angeles per una prima assoluta in Italia nell’ambito di una importante collaborazione tra i due musei. Ingresso a pagamento; fino al 15 dicembre. 

“YŌKAI. Mostri, Spiriti e altre Inquietudini nelle Stampe Giapponesi”, Firenze

“YŌKAI. Mostri, Spiriti e altre Inquietudini nelle Stampe Giapponesi”

La parola giapponese yōkai è composta da due caratteri, 妖 (yō) e 怪 (kai): il primo suggerisce fascino, incanto; il secondo significa apparenza, mistero. Si intitola così la mostra allestita a Palazzo degli Innocenti di Firenze e dedicata ai mostri della tradizione nipponica, dove ogni elemento naturale (albero, roccia, torrente) ma anche ogni oggetto nato dal genio o dal lavoro umano può contenere una scintilla del divino. Si potranno ammirare da vicino oltre 150 opere del XVIII e XIX secolo, tra stampe antiche ancora inedite, libri rari, maschere, armi ed armature in prestito dal Museo Stibbert di Firenze; e perdersi in sale immersive, come quella che inaugura il percorso di visita, dove rivivere l’esperienza della più leggendaria prova di coraggio dei samurai: il rituale delle 100 candele. Ingresso a pagamento; fino al 3 novembre.

 

“Penelope”, Roma

Una delle diverse locandine narrative ideate per la promozione del film Ulisse (Italia, 1954)

In uno spazio più che suggestivo - le Uccelliere farnesiane e del Tempio di Romolo, all’interno Parco archeologico del Colosseo – è allestita una mostra originale che ripercorre il mito e la fortuna della figura di Penelope, dall’antichità fino ai giorni nostri.
Conoscerete la tradizione letteraria e quella visiva legata a questa donna che ha popolato da sempre il nostro immaginario: figura fedele al marito, custode della sua dimora-reggia, ubbidiente al figlio ma ugualmente determinata, resiliente, capace di sognare. Sono circa cinquanta le opere che la ricordano, tra oggetti antichi e locandine di film del Novecento; all’interno del percorso espositivo anche un omaggio a Maria Lai, artista che ha messo al centro del suo lavoro le materie tessili, in collaborazione con l'Archivio e la Fondazione Maria Lai. In occasione della mostra il Parco archeologico del Colosseo promuove il programma di incontri “Esistere come Donna. Dialoghi e lezioni su donne, artiste, battaglie e archetipi femminili”, che si terranno nel Foro Romano presso la Curia Iulia. Ingresso a pagamento; fino al 12 gennaio 2025.

“Andy Warhol. Triple Elvis”, Napoli

Andy Warhol (Pittsburgh, Pennsylvania 1928 - New York 1987), Triple Elvis, 1963; acrilico, inchiostro serigrafato su tela, 208 x 152 cm; Collezione Luigi e Peppino Agrati – Intesa Sanpaolo

Alle Gallerie d’Italia di Napoli è allestita fino a febbraio una “mostra dossier”, come la definiscono i curatori, che racconta la ricerca artistica di Andy Warhol a partire da un’opera fondamentale per la sua carriera e per tutto il ‘900 dell’arte: “Triple Elvis” del 1963, anno in cui l’artista per la prima volta lavora sulla ripetizione dell’immagine (che lo renderà conosciuto in tutto il mondo) in occasione della mostra dedicata agli «Elvis Paintings» a Los Angeles. È proprio in quegli anni che l’artista comincia a raffigurare nelle sue opere personaggi che egli stesso, anticipando i tempi, definisce “famosi”. Nello stesso tempo potrete conoscere l’evoluzione dell’artista americano negli Anni ‘60 e nei primissimi anni Settanta attraverso tre cicli grafici riuniti per la prima volta e provenienti dalla Collezione Luigi e Peppino Agrati, un’importante raccolta d’arte contemporanea formata tra gli Anni ‘60 e ‘80 del ‘900 e confluita, grazie al lascito di Luigi Agrati, nel patrimonio storico-artistico tutelato e valorizzato da Intesa Sanpaolo. Ingresso a pagamento; fino al 16 febbraio.

“Biennale dello Stretto”, Campo Calabro (RC), Reggio Calabria e Messina

Biennale dello Stretto

È giunta alla sua seconda edizione la Biennale dello Stretto, mostra internazionale d’arte, architettura, antropologia, paesaggio, scrittura, video e fotografia che anima le sponde dello Stretto di Messina per due mesi dedicati al territorio mediterraneo e alla sua visione di futuro. Sia sul versante calabro (a Reggio Calabria e a Campo Calabro) sia su quello siciliano (a Messina) potrete scoprire mostre e installazioni e partecipare a incontri e conferenze su due temi, “Le tre linee d’acqua” e “Le città del futuro”. In particolare, il polo espositivo più importante sarà Forte Batteria Siacci a Campo Calabro, una fortificazione umbertina scavata sul fianco di una collina, invisibile dal mare, che presenta centinaia di metri di gallerie sotterranee: uno spazio suggestivo e grandioso, tutto da scoprire. Ingresso libero; fino al 14 dicembre.

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