Oriolo

Bandiera Arancione del Touring Club Italiano

Il borgo di Oriolo è arroccato su uno sperone di roccia arenaria in posizione dominante sulla valle del Ferro, attraversata dal fiume omonimo. Appare come una sorta di “cittadella inespugnabile”, immersa in un contesto paesaggistico suggestivo, in una zona collinare alle pendici del Parco nazionale del Pollino e a soli 20 km dalle coste del mar Jonio.

Sull’abitato veglia imponente il castello che risale al XV secolo ed è l’unico rimasto delle poderose strutture difensive che un tempo proteggevano il borgo. Con mastio quadrato e torrette cilindriche angolari di epoca aragonese, al suo interno ospita un museo con aule interattive, didattiche e multimediali e una sala conferenze.

Nel centro storico meritano una visita: la chiesa madre dedicata a S. Giorgio martire, di origine normanna, con un portale del ‘400 sormontato da un bassorilievo e, all’interno, un altare ligneo barocco con tabernacolo in madreperla; e il Palazzo Giannettasio, del 1700, che ospita al suo interno un interessante Museo della civiltà contadina.

La cucina del borgo, legata alla tradizione contadina, propone primi piatti di pasta fatta a mano come gli gnocchi (rashkatìll) o una specie di fusilli cavi (firzùw), o fettuccine di varia larghezza (uaganèll' e tagliuuin'). Da segnalare anche i prodotti dell’Azienda Agricola e Agrituristica Santa Marina, come l’amaro Ulivar a base di olive, la mela Agostina, specie rara a rischio estinzione e l'origano Vulgare Viride del Pollino, una botanica autoctona dell’Alto Jonio Cosentino.