Una facciata arancio e un leone bianco che vi guarda fiero dall’alto: siete a Rovereto, di fronte alla chiesa di S. Marco. Si tratta di uno degli edifici religiosi più importanti e antichi di tutta Rovereto. Sulla facciata spicca un grande bassorilievo in pietra raffigurante il leone di S. Marco, risalente alla seconda metà del XV secolo. A quel tempo Rovereto era sotto la dominazione della Repubblica di Venezia, per questo la chiesa fu costruita in onore del patrono della città. La facciata fu danneggiata gravemente durante la prima guerra mondiale e riparata nel 1919 con il contributo del governo italiano. Quella che si vede oggi, infatti, con un aspetto minimale e pulito, costruita secondo i canoni neoclassici, è frutto di un restauro, deciso con un voto stile barocco, con un’ampia navata centrale con 3 cappelle sul lato sinistro, decorate con affreschi di Luigi Cavenaghi, stucchi dorati di Pietro Calori e 9 altari marmorei del ‘700. L'altare principale fu realizzato nel 1603 e rifatto nel 1724 da Giuseppe Antonio Schiavi di Verona. Sopra il presbiterio si trova l’affresco raffigurante la consacrazione della città di Rovereto a Maria Ausiliatrice. Il tabernacolo del 1760 è opera di Antonio Giuseppe Sartori. Sul parapetto della cantoria c’è invece l’organo del XVI secolo, in stile rococò, con 3 campate di canne a piramide, usato dal giovane Mozart durante la sua visita a Rovereto nel 1769. popolare ed eseguito nel 1950 su un progetto dell’architetto Mario Kiniger di Rovereto. L’interno della chiesa, invece, è più ricco, in pieno stile barocco, con un’ampia navata centrale con 3 cappelle sul lato sinistro, decorate con affreschi di Luigi Cavenaghi, stucchi dorati di Pietro Calori e 9 altari marmorei del ‘700. L'altare principale fu realizzato nel 1603 e rifatto nel 1724 da Giuseppe Antonio Schiavi di Verona. Sopra il presbiterio si trova l’affresco raffigurante la consacrazione della città di Rovereto a Maria Ausiliatrice. Il tabernacolo del 1760 è opera di Antonio Giuseppe Sartori. Sul parapetto della cantoria c’è invece l’organo del XVI secolo, in stile rococò, con 3 campate di canne a piramide, usato dal giovane Mozart durante la sua visita a Rovereto nel 1769.