San Candido si trova immerso in uno scenario idilliaco, a 1174 metri di quota, accovacciato ai piedi delle Dolomiti. Giunti a San Candido è resta particolarmente sorpresi dalla presenza di un imponente campanile, quello della Collegiata dei Ss. Candido e Corbiniano, dal numero sorprendente di chiese “minori” e da ingombranti strutture militari e caserme, alcune dismesse e altre ancora in uso. C’è anche un sacrario militare di epoca fascista che pare un fortilizio romano: lo si trova proseguendo per Prato alla Drava, verso il confine con l’Austria, che è a due passi. Queste costruzioni sono strettamente legate alla posizione chiave in cui San Candido sorge, in una zona storicamente di frontiera e all’incrocio tra due strade importanti, quelle della Val Pusteria e della Valle di Sesto, che attraverso il passo di Monte Croce di Comelico porta in Veneto: per questo motivo i Romani fondarono qui un villaggio, Littamum, e nell’VIII secolo i duchi di Baviera fecero costruire un monastero benedettino come baluardo della Cristianità, contro le invasioni dei popoli slavi provenienti da est. Proprio da quel monastero, a partire dal 1143, ebbe origine la Collegiata, con le sue splendide decorazioni. Per conoscerne la storia, intrecciata a quella del paese, si visita il Museo della Collegiata, ricavato nell’antica sala capitolare. Per scoprire il patrimonio naturalistico di San Candido e delle Dolomiti, nell’eclettica villa Wachtler, è stato allestito il museo interattivo DoloMythos, che propone anche molte attività ludico-didattiche per bambini e ragazzi. Se alla storia e alla scienza si preferisce la fantasia, basta guardare a sud, dove si staglia incantevole la Rocca dei Baranci, montagna al centro di leggende che narrano di epici scontri tra giganti e valligiani: presso la stazione, a monte della seggiovia che sale verso la vetta, i bambini trovano il Regno del Gigante Baranci, piccolo parco divertimenti a tema. Divertente è anche il ritorno a valle con la pista per slittino estivo Fun Bob, un’emozione lunga 1700 metri.