Panoramica
SABATO 10 MAGGIO 2025: UN GIOIELLO RITROVATO NEL CUORE DELLE CRETE SENESI
I LUOGHI E L’ESPERIENZA In occasione di Cammini Aperti 2025 sarà eccezionalmente aperta al pubblico la Pieve di Sant’Ippolito, la più antica chiesa del territorio di Asciano, incastonata tra le colline delle Crete Senesi, lungo l’itinerario delle vie e cammini Lauretani
UN LUOGO ANTICO, TRA STORIA, DEVOZIONE E ARTE La Pieve di Sant'Ippolito è la più antica chiesa conservata nel comune di Asciano, probabilmente edificata già in epoca tardo-antica (IV-V secolo d.C., in quanto citata in un prezioso e raro documento datato al 714 d.C. tra le strutture ecclesiastiche contese tra Siena ed Arezzo.
Nel corso dei secoli, la chiesa cadde in disuso, e la funzione di pieve fu assunta dall’oggi Basilica di Sant’Agata situata all'interno delle mura del paese. Nel corso del tempo la chiesa andò incontro a un progressivo degrado finendo per ridursi, come attestato nel 1869, a “capanno agricolo”. Nel 1887, grazie ad un nuovo proprietario la chiesa fu restaurata e riaperta al culto. Dopo essere stata nuovamente abbandonata tra le due guerre mondiali, la chiesa nel 2013 è stata riaperta al culto ed è stata al centro di importanti attività di studio e restauro che si sono svolte tra il 2013 e il 2015. Oggi, la Pieve di Sant'Ippolito è di proprietà privata. La volontà del proprietario di restaurarla ha reso possibile il recupero e la valorizzazione dell’affresco posizionato sopra l'altare, a lungo attribuito a un artista senese minore, Giacomo Pacchiarotti. Il dipinto raffigura la Madonna in trono con il Bambino e quattro santi: Pietro, Paolo, Ippolito e Cassiano.
Studi recenti suggeriscono che la figura di Sant'Ippolito potrebbe rappresentare un autoritratto giovanile di Raffaello, che, insieme al suo maestro Pinturicchio, operava nella zona senese per decorare chiese e cappelle in occasione del Giubileo del 1500. L'emozionante impressione che ci si trovi di fronte ad un autoritratto e figura intera e a grandezza al naturale del grande artista urbinate è suggerita da quella che pare una scritta sul colletto della veste del Sant'Ippolito: RAPH.V (RAPHAEL URBINAS. In ambito accademico vi sono però molti dubbi sulla scritta stessa e la sua eventuale interpretazione).
È stato lo storico dell’arte Divo Savelli che ne ha ipotizzato l’esistenza e il significato. Ai lati dell'immagine centrale, il dipinto prosegue con finte nicchie che ospitano a sinistra le figure di San Domenico e Sant'Agostino e a destra Sant’Antonio e un’altra figura interpretabile forse come san Bartolomeo.
L’attuale struttura della chiesa consiste in una navata unica, sebbene originariamente fosse concepita con un impianto basilicale a tre navate, databile non posteriormente al 998 d.C. La facciata, con un portale ad architrave sormontato da un arco a tutto sesto, è di epoca romanica. Sant’Ippolito rappresenta oggi un autentico gioiello del territorio, non solo ascianese, e una preziosa testimonianza del suo patrimonio artistico, tanto da costituire un punto di sosta imperdibile lungo le Vie e i Cammini Lauretani.
VIE E CAMMINI LAURETANI Le Vie e Cammini Lauretani sono il cammino di antichissima tradizione mariana che unisce il Santuario della Santa Casa di Maria di Loreto nelle Marche, la Basilica di San Francesco ad Assisi in Umbria e la Basilica di San Pietro in Roma, toccando Macerata e Recanati, Camerino e Tolentino, Spoleto e Foligno, Civita Castellana e Narni, nonché intrecciandosi anche con significative vie del pellegrinaggio internazionale, quali la Via Francigena in Toscana. |
53041 Asciano SI, Italia