Il popoloso centro è celebre per la sua cattedrale, gioiello del romanico pugliese, e per il suo nucleo storico addensato sul mare su cui si affacciano preziosi palazzi in cui spiccano di testimonianze della comunità ebraica (raro caso per la Puglia). Trani fu un insediamento romano che subì una forte espansione a partire dall’epoca longobarda durante la quale fu scelta come sede vescovile al posto di Canosa. Fiorente dal punto di vista commerciale in epoca normanna, è con gli svevi che la cittadina raggiunse il suo picco di splendore come base logistica delle Repubbliche marinare di Venezia e Ragusa. Le espulsioni degli ebrei da regioni europee come la Francia e la Castiglia furono sfruttate per attirare in città ricchi commercianti: prima di essere espulse nel 1541 con l’editto di Carlo V, intorno alla metà del XII secolo, Trani contava ben 200 famiglie che vivevano nel quartiere ebraico della Giudecca. Quattro erano le sinagoghe attive nel XII secolo, tra cui la Sinagoga Grande, divenuta chiesa cattolica sotto gli Angioini e la Sinagoga Scolanova, in stile romanico con la facciata a cuspide e il campanile a vela, che dal 2005 è di nuovo attiva per la comunità ebraica. Dopo questo periodo la città subì un lento declino, con una breve interruzione quando alla fine del XVI secolo divenne capoluogo della Terra di Bari. Del XII secolo è il Castello: eretto da Federico II di Svevia proprio di fronte alla cattedrale come segno di sfida all’autorità religiosa, è di fatto fu una notevole opera difensiva, un tempo in comunicazione diretta con il mare, cui oggi si accede con un ponte in pietra che ha sostituito il vecchio ponte levatoio in legno. Dal castello, con una passeggiata che offre incomparabili viste sulla cattedrale, si giunge al porto su cui si affacciano palazzo Caccetta, riconoscibile dal basamento a scarpa e dal portale neogotico, e le absidi della chiesa di Ognissanti del XII secolo. In piazza Duomo, allestito nel palazzo Lodispoto, c’è il Museo della Macchina per scrivere, con 400 pezzi provenienti da tutto il mondo e una sezione dedicata a Adriano Olivetti, e il Museo diocesano. A pochi passi, il palazzo delle Arti Beltrani ospita il centro polifunzionale cittadino, sede di eventi e mostre, la pinacoteca comunale “Ivo Scaringi”, artista tranese.