Manduria

Manduria è una cittadina di fondazione messapica, ma che vanta origini ben più antiche, come dimostrano i resti delle mura megalitiche che la circondano e un’enorme necropoli oggi comprese nel Parco archeologico delle Mura Messapiche. Al suo interno vi sono anche il Fonte pliniano, una caverna sotterranea di epoca messapica che ha al centro una vasca rotonda da cui sgorga una sorgente, e la suggestiva chiesa S. Pietro Mandurino, composta da una chiesetta del X secolo e un ipogeo basilicale risalente al VIII-IX secolo con nicchie affrescate.  Manduria fu poi strenua avversaria della Taranto magnogreca. Distrutta da Totila nel 547 d.C., fu rifondata nel 1090 da Ruggero I d’Altavilla con il nome di Casalnuovo, finché nel 1789 Ferdinando I di Borbone le restituì quello più antico di Manduria.

Plinio il Vecchio diceva che Manduria era “viticulosa”: non a torto, visti i rigogliosi vigneti che ricoprono le sue campagne, portati qui probabilmente dai Messapi, fondatori della cittadina. Da molti anni ormai e ancora oggi Manduria, raccolta su un gradino delle Murge tarantine, è infatti la patria del vino Primitivo, che 50 anni fa ha ottenuto la Doc e del quale si racconta storia e vinificazione all’interno del Museo della Civiltà del Vino Primitivo. Ma la visita di Manduria non si esaurisce qui: tra le principali attrazioni, tantissime chiese, tra cui la chiesa matrice della SS. Trinità, e il palazzo Imperiali-Filotico.