Panoramica
Ecco una Milano di livello internazionale, che secondo alcuni è stata troppo cementificata ma che esercita un fascino irresistibile, e si deve ammettere a furor di popolo ben riuscita. Il nome del quartiere odierno è unico, ma il vasto progetto di rigenerazione urbana che nei primi decenni del terzo millennio lo ha prodotto è stato un processo di congiunzione – per alcuni versi di fusione – fra tre quartieri che prima avevano una loro indipendenza.
Di solito si approccia Porta Nuova a partire dalla stazione ferroviaria di Porta Garibaldi, dove il nuovo quartiere unico offre subito uno spettacolare profilo di grattacieli, ma forse il modo migliore di arrivarci è da piazza della Repubblica, nel punto in cui termina la via Vittor Pisani che arriva dalla vicina Stazione Centrale. Di grattacieli se ne scorgono già alcuni, e raggiungendoli si può scegliere tra rimanere sul marciapiede del largo viale della Liberazione, con showroom di multinazionali, oppure salire a gradoni in una sorprendente area a verde, comunque sotto grattacieli, a partire da piazza Lina Bo Bardi. Quella che si attraversa era l’area della vecchia stazione delle Varesine, per decenni abbandonata e usata per un grande luna park: apparteneva a uno dei tre quartieri.
Quando – dal marciapiede oppure dai gradoni, in questo secondo caso per un largo ponte pedonale – si raggiunge via Melchiorre Gioia, si ha di fronte quello che era il secondo quartiere: oggi è qui il cuore della Porta Nuova più vissuta dai milanesi, con Piazza Gae Aulenti e una sfilata di negozi e caffè fino al grattacielo UniCredit, il più alto in Italia. Di fronte si può scendere per scala mobile alla stazione di Porta Garibaldi, mentre ai due lati si hanno l’area di Corso Como e, opposta, l’area verde sul cui sfondo spiccano le due torri del Bosco Verticale. Queste ultime sono parte del terzo quartiere riassunto in uno: l’Isola.
Porta Nuova, Milano MI, Italia
