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Corso Venezia

Panoramica

Una delle strade più esclusive di Milano è quella che collega piazza S. Babila, alle spalle del Duomo, a corso Buenos Aires, arteria dello shopping nella zona nord orientale della città. Stiamo parlando di corso Venezia, un viale lungo poco più di 1 km, fiancheggiato da palazzi illustri e da varie istituzioni di interesse culturale: nell’800 lo chiamavano “via delle carrozze”, perché qui abitavano aristocratici e ricchi imprenditori abituati a muoversi a bordo delle “fuoriserie” dell’epoca.
Corso Venezia ricalca quasi perfettamente l’antico corso di Porta Orientale, che dal centro raggiungeva l’omonima porta nei bastioni secenteschi della città. Siamo in un luogo di manzoniana memoria: è proprio da qui che Renzo Tramaglino abbandona Milano verso Bergamo e poi vi fa ritorno, arrivando da Monza. I bastioni sono stati abbattuti e della Porta Orientale, diventata poi Porta Venezia, restano soltanto i caselli daziari, rifatti nell’800 in stile neoclassico. Partendo proprio dai caselli, dove oggi si trova la fermata Porta Venezia della metropolitana M1, in breve si raggiunge il Museo d’Arte della Fondazione Luigi Rovati, con straordinari reperti etruschi. Sul lato opposto del corso verdeggiano i giardini Indro Montanelli, primo parco pubblico di Milano, aperto nel ’700 sotto la dominazione austriaca: per i milanesi, al di là dell’intitolazione al celebre giornalista, rimangono i “giardini di via Palestro”, dal nome della traversa che li delimita a sud. All’interno del parco si trovano l’eclettico Museo civico di Storia naturale (fondato nel 1838) e il Civico Planetario Ulrico Hoepli costruito da Piero Portaluppi nel 1930. Sempre di Portaluppi è, di fronte ai giardini, il grandioso palazzo della società Buonarroti-Carpaccio-Giotto, il cui arco monumentale segna l’ingresso al vicino Quadrilatero del Silenzio. Proseguendo verso il centro, lungo corso Venezia si susseguono facciate di palazzi signorili, come lo splendido palazzo Castiglioni, manifesto del Liberty milanese, il neoclassico palazzo Bovara in cui alloggiò anche Stendhal, o il grandioso palazzo Serbelloni che ospitò tra gli altri Napoleone e Giuseppina di Beauharnais. Più avanti spicca la facciata rinascimentale di casa Fontana-Silvestri, una delle poche sopravvissute a Milano, che secondo la tradizione fu affrescata da Bramante. Sul lato opposto del corso, un imponente portone barocco conduce al complesso cinque-secentesco dell’ex Seminario arcivescovile, che oggi ospita un hotel e dei locali di lusso. Pochi passi ancora ci separano da piazza S. Babila, con la sua antica basilica e la torre Snia-Viscosa, costruita nel 1937: fu il primo grattacielo di Milano. 

Corso Venezia

Corso Venezia, Milano MI, Italia

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