Casalmaggiore è la classica cittadina della Bassa lombarda, un borgo popoloso affacciato sul Po e incentrato su una grande piazza che ne riassume la vita civile e quella religiosa. In realtà, piazza Garibaldi è molto di più: lunga 124 metri e larga 36, si presenta come un enorme palcoscenico all’aperto, che accoglie il mercato settimanale e la fiera così come varie manifestazioni culturali. Le sue dimensioni “fuori scala” si spiegano con un’origine particolare. Venne infatti progettata nel ’600 dove prima sorgeva il castello di Casalmaggiore, travolto nel ’500 da una delle non poche piene del Grande Fiume che hanno ferito l’abitato nel corso della sua storia. Lastricata solo nel 1813, la piazza si guadagnò il soprannome di Liston, come è chiamata a Venezia la passeggiata che attraversa piazza San Marco. Ottocenteschi sono anche i due edifici principali che si affacciano su questo spazio: il Palazzo comunale, in stile neogotico, e il Duomo intitolato a S. Stefano Protomartire, consacrato nel 1861, in stile neoclassico; è invece cinquecentesca la vicina chiesa di S. Chiara, dalla pianta ottagonale. In via Porzio, il Museo del Bijou conserva oltre 20.000 oggetti di bigiotteria prodotti tra la fine dell’800 e gli Anni ’70 del ’900. Nel ’700 il borgo si arricchì di ben 4 archi trionfali, eretti per onorare il transito di membri della famiglia imperiale d’Austria; ne sopravvive uno solo, quasi a ridosso dell’argine del Po, costruito in occasione del passaggio dell’infanta Maria Isabella di Borbone-Parma quando, nel 1760, andò sposa a Giuseppe II.
Tra le altre chiese di Casalmaggiore spiccano la chiesa di S. Francesco, documentata dal 1385, che custodisce un Cristo deposto in marmo scolpito forse da Jacopino da Tradate, e il santuario della Beata Vergine della Fontana, costruito nel ’400 (ma rifatto in stile neogotico) sulla via per Sabbioneta, dove sgorgava acqua miracolosa: secondo la tradizione, vi è sepolto il grande pittore Parmigianino. Le campagne di Casalmaggiore, cui un tempo apparteneva anche il territorio dell’attuale comune di Rivarolo del Re ed Uniti, e della vicina S. Giovanni in Croce sono disseminate di cascine e grandi ville padronali ben conservate, alcuni delle quali furono scelte da Bernardo Bertolucci come location dei film “La strategia del ragno” (1970) e “Novecento” (1976): una su tutte, la villa Longari Ponzone con il suo parco, a Rivarolo del Re (proprietà privata), distante appena 7 km da Casalmaggiore.