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Basilica di Sant'Eustachio

Panoramica

Secondo la tradizione la basilica di S. Eustachio venne fondata nel IV secolo dall’imperatore Costantino sul luogo del martirio del santo. Tuttavia la chiesa è documentata “solo” dall’VIII secolo: l’unica certezza è che siamo nell’area delle Terme Neroniane-Alessandrine, erette da Nerone attorno al 62 e ricostruite da Alessandro Severo nel 227, da dove provengono le due antiche colonne addossate al fianco dell’edificio, lungo via di S. Eustachio. Sappiamo che la basilica fu restaurata e ampliata nel 1196, quando venne costruito il campanile in stile romanico, che presenta bifore in parte murate.

L’aspetto attuale di S. Eustachio si deve però agli importanti rimaneggiamenti, di fatto una ricostruzione, della prima metà del ’700, fase cui appartengono anche l’altare maggiore in bronzo e marmi policromi, di Nicola Salvi, e il baldacchino che lo sormonta, opera di Ferdinando Fuga del 1746. Quei lavori si resero indispensabili per salvare la chiesa dalle infiltrazioni d’acqua e dalle piene del Tevere, che erano frequenti e minacciose. Sulla facciata, verso l’angolo con via di S. Eustachio, una lapide ricorda il livello raggiunto dal fiume durante una delle peggiori, nel 1495. In alto, la facciata è coronata da una testa di cervo perché, secondo l’agiografia, sant’Eustachio si convertì nel mezzo di una battuta di caccia, quando tra le corna di un cervo vide una croce luminosa (o, secondo altre fonti, la figura di Cristo).

Basilica di Sant'Eustachio

Piazza di S. Eustachio, 00186 Roma RM, Italia

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