Il Cammino di San Jacopo e la Romea Strata
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Il legame tra la città medievale di Pistoia e Serravalle, suo avamposto immerso tra le colline del Montalbano, è sottolineato dalla presenza di un’importante rete di vie di comunicazione, in gran parte coincidente con l’antica viabilità romana, riscoperta grazie al diffondersi dei cammini e del turismo lento. Sulle orme del pellegrino medievale, munito di bordone e bisaccia, il moderno pellegrino ha la possibilità di conoscere la storia, gli abitanti, i cibi locali grazie alla riscoperta delle antiche vie di pellegrinaggio.
Il territorio di Serravalle Pistoiese è attraversato da due cammini: il Cammino di San Jacopo e la Romea Strata.
Il Cammino di San Jacopo collega Pistoia, definita la “Santiago Minor”, a Santiago di Compostela seguendo l’antica direttrice viaria romana Cassia – Clodia. Il pellegrino, proveniente o diretto a Pistoia, percorre le strade del borgo medievale che si snodano tra chiese romaniche, oratori trecenteschi e non solo, scoprendo a ogni passo un territorio ricco di testimonianze storiche, artistiche, naturalistiche e religiose.
La Romea Strata, che si snoda lungo i sentieri percorsi dai pellegrini medievali dall’Italia nordorientale fino alla Francigena, sfiora il borgo medievale fortificato di Vinacciano, altro cardine della difesa pistoiese presente all’interno del territorio serravallino, e il suo celato “convento abbandonato”.
Il Cammino di San Jacopo entra nel territorio di Serravalle dopo essersi lasciato alle spalle la città medievale di Pistoia e la sua vista a volo d’uccello dalla Scala Santa del Convento di Giaccherino. Dalla Tenuta di Groppoli il pellegrino attraversa la pianura di Masotti, l’antica “Mormingo”, per giungere ai piedi del borgo medievale e delle sue torri, tra cui la Torre detta “del Barbarossa”, visitabile contattando l’Ufficio Informazioni Turistiche di Serravalle Pistoiese: dalla sua cima è possibile osservare il cammino per tutta la sua lunghezza e abbracciare con lo sguardo la cupola della Basilica della Madonna dell’Umiltà e il Campanile di Pistoia, la Piccola Santiago.
I passi del pellegrino volgono poi sul lastricato di via San Lodovico, il cui nome deriva dalla processione in onore del patrono che si svolge il 19 agosto di ogni anno, fino a fermarsi davanti all’Ex Oratorio della Compagnia della Vergine Assunta, anch’esso visitabile contattando l’Ufficio Informazioni Turistiche. Rimasto nascosto per secoli sotto l'intonaco di un'abitazione, viene riscoperto alla fine degli anni Ottanta. L’area a ridosso della chiesa di Santo Stefano si caratterizza infatti per la presenza di tre compagnie laicali: la particolare densità di tali istituzioni è legata alla posizione strategica del borgo sull’antica via Cassia e alla diffusione del fenomeno dei pellegrinaggi di devozione. Proseguendo il cammino si scende fino alla Rocca Nuova e continuiamo per giungere alla località della Gabella Vecchia, antico dazio sorto ai piedi del castello di cui le abitazioni conservano alcune iscrizioni. Si raggiunge così la Magione, la quale deve con molta probabilità la sua origine all’ordine cavalleresco degli Ospedalieri, che edificò nel XIV secolo un ospizio per pellegrini in posizione di controllo sull’importante percorso di fondovalle che prosegue verso Montecatini e Pescia.
Dalla torre del Barbarossa scorgiamo anche il borgo di Vinacciano, in prossimità del tratto della Romea Strata che si snoda in parte lungo i sentieri del Montalbano. E’ possibile raggiungere Vinacciano percorrendo la strada che da Pontelungo arrivava verso “la via per Montevettolini”, collegamento parallelo alla via Cassia ma, rispetto ad essa, meno sottoposto ad attacchi per la sua minore notorietà. Dopo una breve deviazione per visitare il borgo con la sua torre pentagonale e la chiesa dei Santi Marcello e Lucia, il pellegrino torna a camminare nel bosco, lungo un sentiero che lo conduce presso i resti dell’antico convento di Santa Maria delle Grazie, eretto nella metà del XV secolo (1468 circa) dai padri domenicani di Pistoia, nel sito dove probabilmente sorgeva l’antica chiesa di Santa Maria Maddalena, ricordata in un documento del 1284, e usato come ricovero per i pellegrini e romitorio.
Frammenti di contenuto:
“Il Cammino di San Jacopo collega Pistoia, definita la “Santiago Minor”, a Santiago di Compostela seguendo l’antica direttrice viaria romana Cassia – Clodia”
“il pellegrino torna a camminare nel bosco, lungo un sentiero che lo conduce presso i resti dell’antico convento di Santa Maria delle Grazie”