Cosa si mangia a Pasqua in Italia: ecco tutti i piatti che non possono mancare
4 minuti
Indice
Tra pasta fatta in casa, agnello e dolci legati alla tradizione, a Pasqua in Italia le tavole sono più ricche del solito. Dalla Lombardia alla Liguria, dalla Campania alla Puglia e ancora Umbria, Abruzzo, Marche, Lazio e Sardegna, le tradizioni per la Pasqua sono una cosa seria, soprattutto se si parla di cibo.
Curiosi di scoprire cosa si mangia a Pasqua in Italia? Ecco una selezione, tra dolce e salato, dei migliori piatti tipici pasquali.
La pastiera napoletana è la regina della Campania
La storia della pastiera napoletana, legata al culto della divinità romana Cerere, inizia ufficialmente nel 1693, quando la sua ricetta dai molteplici passaggi viene messa nero su bianco nel libro Lo scalco alla moderna da Antonio Latini, riportando, tra gli altri, ingredienti come il parmigiano, i pistacchi e il marzapane, per poi essere perfezionata nei secoli a seguire.
Oggi gli ingredienti della pastiera napoletana sono pochi e semplici: pasta frolla, grano cotto nel latte, ricotta, uova, cannella, canditi, scorza d’arancia, cioccolato e vaniglia. Ma è la lunga lavorazione a renderla un capolavoro gastronomico che, per fortuna, si può trovare sulle tavole italiane anche in altri periodi dell'anno.
Il casatiello napoletano: in Campania anche il salato ha una lunga tradizione
Oltre alla pastiera c'è un'altra specialità sempre presente nel menù di Pasqua campano: il casatiello napoletano, una ciambella salata ripiena di formaggio, uova, salame e altri insaccati. La storia del casatiello è antichissima e le prime citazioni ufficiali risalgono al 1600, quando in una favola di Giambattista Basile viene nominato insieme alla pastiera.
I meno esperti potrebbero confonderlo con il tortano, altra grande presenza sulle tavole pasquali. Qual è la differenza tra il tortano e il casatiello? I due piatti hanno forma e molti ingredienti in comune, ma la ricetta originale del casatiello prevede anche l'uso di salame, mentre l'uovo viene utilizzato, con tutto il guscio, nella parte superiore come decorazione.
La torta pasqualina è da assaggiare in Liguria
Nel tipico menù di Pasqua a Genova, e in tutta la Liguria, c'è una delizia salata che non manca mai: la torta pasqualina, un tripudio di pasta sfoglia con ripieno di spinaci, ricotta, formaggio e uova.
La ricetta originale della torta pasqualina, perfezionata nel 1800, prevede l'utilizzo di 27 sfoglie sottilissime di pasta, ma secondo la tradizione gli strati da sovrapporre erano addirittura 33, dal numero degli anni di Cristo al momento della morte e della resurrezione che viene commemorata proprio a Pasqua.
Gli ingredienti della torta pasqualina variano, però, di zona in zona. C'è chi la prepara con crema di bietole al posto degli spinaci, chi usa erbe selvatiche e chi i carciofi, ma la ricotta e le uova sono delle costanti che troverete in tutte le varianti.
La colomba pasquale: le origini sono in Lombardia
L'origine della colomba pasquale viene spesso legata all'epoca longobarda, ma la ricetta che conosciamo oggi è frutto di un'azienda dolciaria milanese che negli anni Trenta del '900 decise di usare lo stesso impasto dei panettoni e gli stessi macchinari per realizzare un dolce simile, ma a forma di colomba. Di fronte a questo aneddoto è lecito chiedersi: che differenza c'è tra panettone e colomba? Oltre alla forma, la colomba presenta una crosta fatta da granelli di zucchero, albume d’uovo e mandorle e al suo interno non contiene uvetta.
Pardulas salati e dolci racchiudono i profumi della Sardegna
Le Pardulas sono dei dolci pasquali sardi a base di ricotta di pecora, zafferano e scorza di limone, mentre la pasta che racchiude gli ingredienti delle pardulas è a base di semola di grano. All’esterno, sono decorate con miele o zuccherini colorati.
Se visitate la Sardegna nel periodo pasquale non vi sarà difficile assaggiare anche le pardulas salate, ripiene di pecorino ed erbe aromatiche.
Le scarcelle di Puglia, diverse da zona a zona ma dal gusto unico
L'uovo è il grande protagonista delle scarcelle di Pasqua, un dolce pasquale pugliese a base di pasta frolla con deliziosa glassa decorata con zuccherini colorati.
La forma delle scarcelle varia da zona a zona, ma secondo la tradizione foggiana devono avere la forma delle ciambelle con un uovo completo di guscio posizionato al centro. Oggi non è affatto difficile trovare le scarcelle a forma di coniglio, colomba o cestino, sempre coperte dall’inconfondibile glassa.
La pizza di Pasqua unisce Umbria, Abruzzo, Marche e Lazio
Le regioni del centro Italia condividono una tradizione gastronomica per il periodo pasquale, diffusa tra Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo e conosciuta come pizza o crescia di Pasqua.
Non lasciatevi ingannare dal nome, non si tratta di una vera e propria pizza, ma di un pane salato lievitato arricchito con pecorino e parmigiano da accompagnare con uova sode o salumi tipici di questi territori. La pizza pasquale esiste anche in versione dolce, con o senza canditi, ricoperta da una glassa di meringa e decorata con perline di zucchero colorate.