L’Italia, il paese con più siti Unesco al mondo
A oggi, l’UNESCO ha riconosciuto 1223 siti in tutto il mondo, di cui 952 culturali, 231 naturali e 40 misti, presenti in 168 Paesi. Attualmente l'Italia detiene il maggior numero di siti inclusi nella lista dei patrimoni dell'umanità, con ben 60 siti all’interno del proprio territorio.
La nostra ricchezza naturale, culturale e paesaggistica è inestimabile: un patrimonio fatto di immense aree naturali, esclusivi siti archeologici, monumenti unici e infiniti capolavori artistici, tutti da scoprire o visitare.
Ma quali sono le caratteristiche che fanno di un sito o opera un soggetto candidabile? E quanti e quali tipologie di patrimoni vengono riconosciuti dall’UNESCO? Se sei curioso di saperne di più, ecco le risposte e tante altre curiosità.
PATRIMONIO CULTURALE
Per essere nominati Patrimonio Mondiale culturale UNESCO, i monumenti, i siti o gli agglomerati devono essere prodotti dall’uomo o dall’uomo e dalla natura e devono avere un valore universale eccezionale dal punto di vista storico, artistico, estetico, scientifico o antropologico.
Curiosità: i primi siti italiani inseriti nel patrimonio culturale UNESCO furono l’arte rupestre della valle Camonica nel 1979 e il centro storico di Roma nel 1980.
PATRIMONIO NATURALE
Nella lista del patrimonio naturale ritroviamo monumenti non artificiali, formazioni geologiche o aree naturali dall’alto valore universale estetico, conservativo o scientifico.
In Italia sono 6 i siti naturali riconosciuti: le Isole Eolie, il Monte San Giorgio, le Dolomiti, il Monte Etna, le antiche faggete primordiali dei Carpazi, il carsismo nelle evaporiti e le grotte dell’Appennino Settentrionale. Ogni sito è unico e prezioso a modo suo, ma tutti meritano di essere visitati almeno una volta: uno spettacolo per gli occhi tutto italiano, garantito UNESCO.
PAESAGGIO CULTURALE
Dal 1992 l’UNESCO considera anche i paesaggi che rappresentano “creazioni congiunte dell'uomo e della natura”. Queste opere devono dimostrare l’evoluzione di una società e del suo insediamento nel corso del tempo, sotto l’influenza delle costrizioni e/o delle opportunità presentate dall’ambiente naturale e dalle spinte culturali, economiche e sociali.
In Italia contiamo 8 imperdibili paesaggi culturali riconosciuti patrimonio UNESCO: la Costiera Amalfitana, Portovenere, le Cinque Terre e le Isole di Palmaria Tino e Tinetto, il Parco Nazionale del Cilento e il Vallo di Diano (con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula), i Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia, la Val d’Orcia, le 12 Ville e i 2 Giardini Medicei della Toscana, i Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato, e Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.
PATRIMONIO ORALE E IMMATERIALE
Quasi venti anni fa, è nata una nuova lista, che va oltre gli aspetti fisici e territoriali descritti finora. Dal 2003, infatti, l’UNESCO ha approvato la Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, per tutelare la cultura tradizionale e il folclore di tutto il mondo. A oggi, sono 17 le tradizioni da salvaguardare in Italia, dall’avvincente Opera dei Pupi siciliani, passando per l’espressivo Canto a Tenore sardo o le sentite processioni con Macchine dei Santi, fino alla variegata Dieta Mediterranea o l’eccezionale Arte dei Pizzaiuoli Napoletani.
Vini e paesaggi patrimonio unesco in Italia
La ricchezza e l’unicità vinicola italiana sono note in tutto il mondo. Basti pensare che alcune zone di produzione hanno ottenuto il riconoscimento di Patrimonio UNESCO.