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Arte e cultura

Sette mostre da non perdere a marzo in Italia

6 minuti

Dal tema floreale nella storia della pittura contemporanea, all’arte dei gonfiabili fuori scala che tanto piacciono ai bambini; dalla storia del collezionismo eccentrico e bizzarro, al dialogo tra arte e psicologia, 7 mostre peculiari in sei diverse Regioni sul territorio italiano. 

“Intelligenze emotive. Storie di connessioni empatiche”, TRENTO

 “Intelligenze emotive. Storie di connessioni empatiche”, TRENTO

Sarà in mostra fino al 4 maggio 2025, presso la Galleria Civica di Trento, un progetto promosso dal MART (Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto) in collaborazione con il Comune e l’Università di Trento e con il coordinamento scientifico di Denis Viva e Gabriele Lorenzoni, dal titolo promettente: “Intelligenze emotive. Storie di connessioni empatiche”.

Ispirata alle ricerche di Daniel Goleman, al suo imprescindibile contributo sull’intelligenza emotiva come intelligenza sociale, la mostra è un invito a riflettere sull’empatia, la capacità di comprendere emozioni proprie e dell’altro da sé per creare relazioni di autentica connessione, spesso accantonata a favore della più facile indifferenza.

Le opere selezionate, dagli anni ’90 ad oggi, provenienti in gran parte dalla collezione permanente del MART cui si aggiungono interventi site-specific di giovani artisti, stimolano letture trasversali e uno sconfinamento nei diversi territori della psicologia.

Nel programma anche eventi outdoor oltre alle visite guidate.

“Euphoria. Art is in the Air”, ROMA

“Euphoria. Art is in the Air”, ROMA

Sarà in scena fino al 30 marzo 2025, nella complessa spazialità de La Nuvola a Roma, la mostra Euphoria – Art is in the Air. Curata da Valentino Catricalà con la collaborazione di Antonella di Lullo, ha ottenuto il patrocinio del Ministero della Cultura e del Comune di Roma.

Una mostra che stimola creatività e comunicazione interattiva; 20 opere monumentali di gonfiabili fuori scala realizzate da artisti come Philippe Parreno, Hyperstudio, Ryan Gander, Karina Smigla-Bobinski, Cyril Lancelin, Quiet Ensemble, SpY, Nils Völker e Camille Walala. Un invito per adulti e bambini al gioco dell’interazione, al cambiamento e all’interpretazione secondo la propria personale esperienza.

Il tema dell’aria scolpita o impacchettata - come riporta l’organizzatore della mostra Balloon Museum - è tutto giocato su leggerezza e sconfinamento nel territorio dello spettacolo, quasi una riflessione sulla nuova estetica contemporanea.

“Flora. L’incanto dei fiori nell’arte italiana dal Novecento a oggi”, Mamiano di Traversetolo, PARMA

 “Flora. L’incanto dei fiori nell’arte italiana dal Novecento a oggi”, Mamiano di Traversetolo, PARMA

Il 15 marzo 2025, la Fondazione Magnani-Rocca di Mamiano di Traversetolo, Parma, inaugura la mostra Flora. L’incanto dei fiori nell’arte italiana dal Novecento a oggi a cura di Daniela Ferrari e Stefano Roffi.

150 opere di grandi maestri dell’arte italiana, da fine ‘800 ad oggi, sul tema floreale, ci invitano a ripercorrere la storia dell’arte attraverso movimenti artistici e avanguardie, passando dal Simbolismo al Futurismo, dal Realismo magico all’Astrazione fino ad arrivare alle ricerche artistiche della contemporaneità. Tra gli artisti si segnalano Previati, Galileo Chini, Depero, Balla, Casorati e Fausto Melotti.

La bellezza delle opere è amplificata dallo spazio espositivo che le ospita, la Villa dei Capolavori, incastonata nel magnifico Parco Romantico, oggetto di un recente restauro.

I quadri in esposizione dialogano dunque con la natura che fa da cornice: il giardino all’italiana e quello all’inglese, il bio-lago e il giardino contemporaneo ispirato al New Perennial Movement.

Da non perdere.

"A Cabinet of Wonders: a celebration of Art in Nature. The George Loudon Collection”, VENEZIA

 "A Cabinet of Wonders: a celebration of Art in Nature. The George Loudon Collection”, VENEZIA

Fino all’11 maggio 2025, lo spazio rinascimentale di Palazzo Grimani a Venezia ospiterà la mostra A Cabinet of Wonders: a celebration of Art in Nature. The George Loudon Collection, curata da Thierry Morel.

Il percorso espositivo è diviso in due sezioni: la collezione della famiglia Grimani, integrata da prestiti di musei e collezionisti privati, e una selezione di pezzi provenienti dalla collezione di George Loudon, appassionato di arte contemporanea e rarità scientifiche ottocentesche. Una vetrina sulla storia del collezionismo, in particolare sulla cosiddetta WunderKammer, di gran moda nel XVII secolo, la camera delle meraviglie con la sua incredibile varietà di tesori, tra reperti rari, curiosità naturali, invenzioni meccaniche, carte geografiche, dipinti, bronzi, frammenti archeologici.

La collezione Loudon, nella seconda sezione della mostra, si presenta con un allestimento inedito. Oggetti di scienze naturali del XIX secolo, proposti come installazione artistica; non conta la funzione scientifica originaria ma il loro nuovo ruolo di opere d'arte.

L’idea centrale della mostra è guidare lo sguardo del visitatore tra storia ed evoluzione del collezionismo, creando connessioni tra passato e cultura contemporanea.

“Rex Rusellarum. Le tombe principesche di Sassi Grossi e la nascita di Roselle”, GROSSETO

“Rex Rusellarum. Le tombe principesche di Sassi Grossi e la nascita di Roselle”, GROSSETO

In esposizione fino al 28 settembre 2025 presso il Museo Archeologico e d’Arte della Maremma di Grosseto, la mostra Rex Rusellarum. Le tombe principesche di Sassi Grossi e la nascita di Roselle a cura di Luca Cappuccini e Matteo Milletti.

Gli oltre cento reperti esposti, includono capolavori della metallurgia etrusca provenienti da contesti funerari di alto rango, rinvenuti nei primi anni duemila nella zona di Sassi Grossi, non lontana dall’antica città di RoselleRuote di carro, scudi, armi, un elmo, uno scettro e l’insolito Signore dei Cavalli, originariamente posto a decoro di un incensiere in bronzo, risalenti al VII secolo a.C. I corredi funerari di Sassi Grossi incrementano le testimonianze riconducibili allo stile orientalizzante etrusco e integrano la conoscenza della ricchezza culturale del territorio della Maremma.

La mostra rappresenta anche un’occasione per visitare le molteplici collezioni del museo. Tra i reperti provenienti dalla collezione Chelli, da non perdere la ciotola in bucchero sul cui corpo compare un graffito dell’alfabeto etrusco.

“Daniel Buren. Fare, Disfare, Rifare. Lavori in situ e situati 1968-2025”, PISTOIA

“Daniel Buren. Fare, Disfare, Rifare. Lavori in situ e situati 1968-2025”, PISTOIA

L’8 marzo 2025 si inaugura al Palazzo Buontalenti di Pistoia la mostra antologica Daniel Buren. Fare, Disfare, Rifare. Lavori in situ e situati 1968-2025, curata da Monica Preti e dallo stesso Buren che presenta una straordinaria selezione di opere dagli anni ’60 ad oggi, integrata da lavori site-specific.

L’allestimento, articolato in dieci diverse sale e nella corte interna del palazzo, include opere pittoriche, pezzi scultorei e disegni che illustrano il percorso progettuale e il modo di lavorare dell’artista.

Voce autorevole del panorama artistico internazionale, Daniel Buren ha sempre avuto un rapporto privilegiato con l’Italia e particolarmente con la Toscana. Il percorso espositivo comprende opere realizzate nel territorio italiano sottoposte poi a successive rivisitazioni. Continuo è, infatti, il processo di Fare, Disfare, Rifare, come preannunciato dal titolo della mostra. Un costante richiamo al tema della temporaneità che sottende una critica anche al sistema di mercificazione dell’arte.

L’antologica si espande in altri contesti espositivi di Pistoia Musei, accompagnata da un interessante programma di attività collaterali rivolte ai pubblici più diversi.

“Casorati”, MILANO

“Casorati”, MILANO

Si terrà fino al 29 giugno 2025, a Palazzo Reale di Milano, la mostra su Felice Casorati, uno dei grandi maestri del panorama novecentesco italiano, a cura di Giorgina Bertolino, Fernando Mazzocca e Francesco Poli.

La retrospettiva, realizzata in stretta collaborazione con l’Archivio Casorati, assieme alla conosciuta produzione pittorica del maestro, apre una nuova luce sulla sua attività di costumista e scenografo per la Scala di Milano e sul suo uso di molteplici mezzi espressivi come scultura, musica e design.

Dalle prime prove alla ricerca della propria cifra stilistica, al suo avvicinamento, negli anni ’20, al cosiddetto ritorno all’ordine, chiaro distanziamento da avanguardie come il Futurismo. Casorati guarda al Rinascimento italiano e inizia a dialogare con Piero della Francesca, uno dei suoi più grandi esponenti, invitandoci a “scavare nel fondo, trovare il numero, la misura, il peso”.

Scrive Casorati: “…vorrei saper proclamare la dolcezza di fissare sulla tela le anime estatiche e ferme, le cose immobili e mute, gli sguardi lunghi, i pensieri profondi e limpidi, la vita di gioia e non di vertigine, la vita di dolore e non di affanno". Da qui le figure pensose, solenni e immobili che abitano spazi interni rigorosi, contrassegnati da atmosfere sospese e intrise di silenzio. È il realismo magico.

Un’eccellente selezione tra i maggiori capolavori del maestro ci mostra forme geometriche pure dalle quali nascono personaggi particolarissimi, ritratti indimenticabili e magnifiche partiture pittoriche dai perfetti equilibri di pause, di pieni e di vuoti.

Da non perdere.

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