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Borghi

Friuli Venezia Giulia, Monrupino: la vita rurale nel Carso

Con i suoi 880 abitanti, Monrupino è il più piccolo comune nella provincia di Trieste, ma è tra le mete turistiche più apprezzate del Carso

2 minuti

Suggestivi i monumenti e i luoghi d’interesse che potete visitare, dalla Rocca che domina l’abitato alla chiesa dedicata alla Beata Vergina Assunta. E ancora, la “Casa carsica” di Rupingrande e il rituale delle “Nozze Carsiche”.

Rocca di Monrupino e santuario della Beata Vergine Assunta: la chiesa fortificata

In origine castelliere preistorico, poi teatro di scontri tra Romani e Istri, quindi castrum e infine fortezza, la Rocca di Monrupino è sempre stata un rifugio dalle invasioni, soprattutto una difesa dalle aggressioni ottomane. Domina dall’alto il Carso triestino e lascia intravedere la slovena Valle del Vipacco.

Custodisce al suo interno un santuario, meta di pellegrinaggio, consacrato alla Beata Vergina Maria Assunta. Costruita nel 1512, con aggiunte e restauri successivi, la chiesetta sorge, secondo una diffusa tradizione, nei pressi di un masso sul quale la Vergine ha lasciato la propria impronta, visibile ancora oggi e divenuta simbolo di fecondità. 

“Casa carsica” di Rupingrande: il museo dedicato alla vita rurale

A Monrupino si avvertono in maniera ancora molto forte i segni di una radicata tradizione rurale. Soprattutto ai margini del piccolo villaggio di Rupingrande, dove sorge una tipica “casa carsica” dell’800, mantenuta intatta nelle sue caratteristiche architettoniche e trasformata in museo.

Contraddistinto dall’uso della pietra per scopi di edificazione, come per le lastre del tetto, la soglia e le finestre, ma anche per fini ornamentali, l’edificio espone al suo interno una serie di attrezzi agricoli, è arredato con mobili originali, e presenta costumi e oggetti d’uso della vita contadina, donati dagli abitanti della zona.

Le “Nozze Carsiche”

Proprio nella Casa carsica, in estate, si svolgono numerosi eventi, primo fra tutti le “Nozze Carsiche”.
La kermesse, che ha cadenza biennale, ha inizio l’ultima domenica d’agosto degli anni dispari. Rievoca l’antico rito del matrimonio sloveno, il cui cerimoniale risale alla seconda metà dell’800. Sposi e invitati vestono costumi tipici e i festeggiamenti durano più giorni e comprendono l’ultimo ballo da nubile di lei, la serenata di lui e il trasporto della dote nella nuova casa.

Le cerimonia nuziale si celebra nella chiesa sulla Rocca di Monrupino

Ricco anche il menù enogastronomico: per l’occasione vengono aperte le osterie, dove assaporare piatti e vini tipici. Il tutto accompagnato da balli e canti tradizionali, mostre artistiche e artigianali.

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