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Musei e monumenti
Emilia Romagna

Castelli del Ducato nel piacentino e parmense

3 minuti

Lungo la Via Emilia, un itinerario antico

Questo itinerario si snoda lungo la Via Emilia e precisamente nel tratto tra il Parmense e il Piacentino dove, tra il 1545 e il 1859, dominò il Ducato di Parma e Piacenza.
Tra le più antiche del mondo, oggi diventata Strada Statale 9, la Via Emilia è uno dei vanti dell’Emilia Romagna, oltre ad essere all’origine del nome stesso della regione. Strada romana dal sapore epico, in alcuni tratti mantiene l’originale acciottolato.

Molti secoli di storia sono racchiusi qui, dal Medioevo all’Illuminismo, che hanno disseminato tracce di cultura e architettura. Si susseguono vicinissimi castelli, rocche, fortezze e manieri, straordinari esempi di arte della fortificazione. Nel percorso, il paesaggio passa dalla Bassa Padana all’Appennino Emiliano, in un panorama di colline ricoperte da vigneti, torrenti, valli verdeggianti. Ci si tuffa nelle atmosfere medievali e si assiste a rievocazioni storiche in costume. 

L’itinerario è entusiasmante per tutti, bambini compresi; a loro sono dedicati laboratori didattici ed esplorativi e perfino un magico Parco delle Fiabe, a Gropparello. Per rendere la giornata davvero piacevole non mancate di organizzare un picnic sul prato, così come una tappa nelle taverne e nei mercatini dei castelli. Se amate i ristoranti sinceri, in questo tratto di strada ne troverete molti dove gustare i rinomati salumi accompagnati dai vini locali DOC

I gioielli del Parmense tutti da scoprire

Prima tappa la Reggia di Colorno, un monumentale complesso con oltre 400 sale, una moltitudine di corti e cortili, una piazza e un giardino alla francese. Intorno, a fare da cornice, il torrente Parma. Non mancate di visitare la  Cappella di San Liborio, ornata da tele pregiate e dall’organo Serassi, protagonista della Stagione Concertistica. Un luogo dal gusto raffinato, in tutti i sensi. Alcune sale del Palazzo Ducale sono diventate infatti la sede di ALMA - Scuola Internazionale di Cucina Italiana, tra le più rinomate nel mondo, fondata dallo chef Gualtiero Marchesi. Aperto al pubblico anche l’Osservatorio Astronomico

Poco distante, a Fontanellato, si trova la Rocca Sanvitale, circondata da un ampio fossato. Qui ad essere la vera protagonista è la saletta dipinta dal Parmigianino nel 1542, raffigurante il mito di Diana e Atteone. Attrae i più curiosi la Camera degli Specchi, dove ci si immerge in un gioco di riflessi. 

Salendo dalla pianura verso l’alto, tappa d’obbligo alla medievale Fortezza di Bardi, che domina l’omonimo centro abitato in una cornice verdeggiante. La passeggiata è sulle mura, lungo il cammino di ronda, fino alla piazza d’armi e quindi al salone interno, al museo della civiltà contadina e alla ghiacciaia sotterranea

Rimanendo sul versante appenninico, nell’Alta Val Taro, troviamo il borgo di Compiano e il suo Castello: un maniero grandioso con tre torri circolari “alla piacentina” e una quadrata dove erano organizzate le prigioni. Le nobili dinastie che hanno abitato nei secoli il Castello di Compiano hanno lasciato negli interni tracce di grande bellezza: ventagli veneziani, tappeti spagnoli e francesi, porcellane e candelieri di Limoges. Di rilievo è il Museo Internazionale Massonico, l’unico presente in Italia, contenente una collezione di oggetti della Massoneria anglosassone degli ultimi 300 anni. 

Da non perdere nel Piacentino

In Val Vezzeno la prima tappa è il Castello di Gropparello. Nella Sala degli Strumenti Musicali campeggia un pianoforte ottocentesco gran coda, pezzo forte di una collezione che comprende un’arpa del Settecento, flauti barocchi, bombarde e un clavicordo meccanico proveniente da Vienna. 

Questo è il posto giusto per i bambini, che rimarranno incantati dal Museo della Rosa Nascente, un tripudio di varietà di rose e piante, e ancora di più dal Parco delle Fiabe - Primo Parco Emotivo d’Italia, pensato per i più piccoli. Una sorpresa gli incontri con cavalieri, elfi e streghe tra sentierini, giardini e radure, nel bosco secolare. 

La Rocca Viscontea, nella cittadina di Castell’Arquato, è stata eretta tra il 1342 e il 1349. Fulcro dell’intero edificio in laterizio rosso è il mastio alto 42 metri, svettante sui due recinti e sulle torri secondarie. Vigoleno è un esempio perfetto, e magnificamente preservato, di borgo medievale fortificato. Inespugnabile un tempo, arroccato sul colle, splendido da visitare ora con le sue mura merlate. Il castello ispirò la Duchessa Maria Ruspoli de Gramont al punto di indurla a trasformarlo in un salotto letterario; qui, dal 1921 al 1935, la nobildonna ricevette ospiti illustri, primo fra tutti Gabriele D’Annunzio, il grande poeta. 

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