Africo Vecchio

In latino aprìcus significa “intepidito dal sole”. In effetti, soprattutto nei caldi mesi estivi, il borgo di Africo Vecchio assorbe colore e calore del sole in ogni suo angolo. Quando si arriva sul posto, dopo una lunga serie di tornanti, le infinite sfumature di verde della montagna dell’Aspromonte fanno credere per un attimo che in questa località ci sia vita, ci sia presente.
In realtà però solo di storia e passato si può parlare tra i vicoli di Africo Vecchio, che dall’ottobre 1951 sono rimasti disabitati. Quell’anno una tragica alluvione lasciò tre vittime e tanta distruzione alle sue spalle.
Su ordine delle autorità i superstiti furono allontanati immediatamente dalle loro case, dalla scuola, dalla chiesa di S. Salvatore. Tutto è ancora lì, immutato, in parte sotto forma di ruderi, oggetti del desiderio di viaggiatori in cerca di immagini fuori dal tempo.