Verona, la città dell'amore con una storia di 2000 anni
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“Verona, con le sue vecchie mura che l'attorniano, i suoi ponti dai parapetti merlati, le sue lunghe e larghe vie, i suoi ricordi del Medioevo, ha una grande aria che incute rispetto”. Le parole del poeta Paul Valéry racchiudono in poche righe la bellezza della città veneta, posta su una lingua di terra disegnata dalle anse del fiume Adige e iscritta nella World Heritage List dall'UNESCO.
Impossibile pensare a Verona se non come il tragico scenario nella vicenda d’amore di Romeo e Giulietta. Nel dramma di Shakespeare vediamo infatti una Verona che gli fa da sfondo, dettaglio a cui deve gran parte della sua fortuna: continua a richiamare il turismo romantico, con fiumi di curiosi impazienti di visitare il celebre balcone di Giulietta e a toccarle il seno destro in cerca di fortuna in amore, ça va sans dire .
La città è ricca di bellezze: numerose testimonianze storiche, culturali e artistiche si dipanano tra vicoli e piazze dal fascino unico. I seducenti sapori della cucina tradizionale e più di 2000 anni di storia racchiusi in poco più di 200 chilometri quadrati rendono Verona una meta irrinunciabile a cui dedicare più giorni di meravigliata scoperta.
Storia e curiosità su Verona
La storia di Verona affonda le sue radici nell'antichità: già abitata nel Paleolitico inferiore, divenne luogo d'elezione di Veneti, Etruschi, Galli e Cenomani.
La Verona romana nacque da un'alleanza: la città aiutò Roma nella II guerra punica. La sua fortunata posizione geografica le conferì importanza in epoca Flavia, ma ancor di più nel periodo delle invasioni barbariche e dell'impero germanico. Nel V secolo fu espugnata da Attila e fu testimone della sconfitta di Odoacre per mano di Teodorico, re degli Ostrogoti che la scelse come residenza favorita, dotandola di acquedotti, terme, palazzi e nuove mura difensive.
Nel 774 la città entrò a far parte dell'impero Carolingio fondato dai Franchi, diventando con Pipino la capitale del Regno Longobardo. Berengario, ormai imperatore, la scelse come sua residenza, donando alla città rilevanza politica e militare.
Nella prima metà del 12esimo secolo Verona fu un libero Comune retto dall'alleanza tra il clero, l'aristocrazia e i ricchi mercanti. Divenuta sede pontificia dal 1181 al 1185 con Papa Lucio III, difese la propria autonomia dai tentativi di restaurazione del Barbarossa e di Federico II di Svevia. Seguì il periodo degli Scaligeri, iniziato nel 1263 e protrattosi per oltre 120 anni con grande prosperità economica: grazie all’amatissimo esponente e condottiero Cangrande della Scala furono edificati castelli, chiese e palazzi, e vennero ospitati Giotto, Dante e Petrarca.
La Verona veneziana risale al 1405, quando la città si legò liberamente alla Serenissima Repubblica. Nel 1796 fu invasa dalle truppe di Napoleone Bonaparte e il Congresso di Vienna del 1815 la assegnò all'Austria. Dopo la guerra del 1866 venne infine unita al Regno d'Italia guidato dai Savoia.
Cosa vedere a Verona: i 4 luoghi imperdibili
Questa città veneta è senza dubbio un concentrato di attrattive artistiche, storiche e culturali, tutte immerse nella suggestiva atmosfera dei vicoli tipici e delle bellissime piazze. Cosa vedere a Verona per entrare nella sua anima? Venite con noi…
Partiamo dalla Verona più conosciuta: l'Anfiteatro romano, noto come Arena di Verona, è il simbolo della città insieme a Romeo e Giulietta. Costruita intorno al I secolo d. C., la sua struttura solida e imponente ospitava gli spettacoli dei gladiatori. Il suo nome deriva dalla “rena”, la sabbia nella parte in cui si svolgevano gli spettacoli, e poteva ospitare fino a 30.000 spettatori.
C’è poi una Verona delle fortezze: la seconda tappa imperdibile è Castelvecchio, una fortezza voluta da Cangrande II della Scala per proteggersi dai pericoli. Oggi ospita un museo ricco di opere d’arte tra le quali 20 capolavori: la Sacra Famiglia di Mantegna, il Ritratto femminile (Dama dei lincidi) di Rubens, San Girolamo penitente del Bellini e tanti altri.
Da vedere poi la Verona dei teatri con musei: in particolare visitate il Teatro Romano di Verona, un teatro all’aperto risalente al I secolo a.C.. È uno dei meglio conservati dell'Italia settentrionale, racchiude l’omonimo museo archeologico cittadino, uno spazio teatrale ed è sede dell'estate teatrale veronese.
Fate un giro per la Verona delle Piazze: non si può dire di aver apprezzato Verona senza aver visto Piazza Brà, una delle più grandi d’Europa, dominata dall’Arena e da alcuni palazzi storici, punto di incontro per chiacchiere, passeggiate e aperitivi. Bellissimo Il liston, lastricato in marmo rosa della Valpolicella, che la percorre .
3 idee su cosa fare a Verona
Oltre ad ammirarne la bellezza, cosa fare a Verona durante una vacanza in famiglia? Il primo consiglio è quello di lanciarsi in una visita guidata di Verona per apprezzarne al meglio tutto il ricco patrimonio.
Gli amanti della storia possono perdersi nel Museo Archeologico del Teatro Romano in cui ammirare numerosi reperti e godere del panorama spettacolare della città dall'alto.
Infine, per scoprirne tutta la gloriosa storia e la spettacolarità, è consigliata una visita guidata dell'Arena di Verona.
Cosa mangiare a Verona: 3 specialità
La cucina veronese è di origine povera e contadina, ma regala sapori indimenticabili. Cosa mangiare a Verona? 3 piatti in particolare metteranno tutti d’accordo:
- a partire da polenta e osei, gli uccellini allo spiedo accompagnati con la polenta, una delizia gourmet per amanti dei sapori particolari.
- Immancabili anche i tortellini di Valeggio, tra i piatti veneti più celebri: una sfoglia molto sottile con un delizioso ripieno.
- Infine, il risotto al tastasal, ricco e intenso, preparato con carne di maiale macinata, salata e pepata.
3 luoghi insoliti di Verona
Siete pronti ad abbandonare i circuiti turistici e a scoprire i 3 imperdibili luoghi insoliti di Verona?
Si comincia con il Pozzo dell’Amore, angolo romantico di Verona con una leggenda da raccontare. Corrado, un giovane soldato, si innamorò di Isabella, ma lei sembrava rifiutarlo. Un giorno la coppia s'incontrò nei pressi del pozzo e Corrado, esasperato, la accusò di essere gelida "come l'acqua del pozzo". Isabella lo sfidò a saltarvi dentro dove "forse vi troverete più freddo che ghiaccio". Corrado vi si gettò e Isabella, sgomenta e accortasi del suo amore per Corrado, lo seguì.
Si continua in Via Sottoriva: è una delle strade più caratteristiche del centro storico, per proseguire in Piazzetta Pescheria, molto suggestiva, con la struttura che distribuiva storicamente il pesce di fiume per il mercato.