I 3 borghi medievali del Veneto centrale
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Città medievali conservate, fortificazioni in cima alle colline, spettacolari borghi collinari così belli da essere diventati famosi grazie alle opere di poeti e artisti. Ecco dove andare nelle splendide pianure e nei panorami montuosi del Veneto centrale.
Montagnana - Mura medievali e prosciutto pregiato
Chilometri di mura e torri che circondano case a schiera colorate e ville venete signorili: il complesso medievale di Montagnana ospita un mix di strati architettonici di grande bellezza.
Le 5 cose da non perdere:
- Passeggiate per il borgo medievale, circondato da 24 torri e quattro porte.
- Visitate la Piazza Comunale e ammirate la Cattedrale di Santa Maria Assunta e il Palazzo del Monte di Pietà.
- Imparate a conoscere Montagnana dal tardo Neolitico ai giorni nostri nel Museo Civico Giacomelli.
- Salite sulla torre del Castello di San Zeno per ammirare le mura medievali.
- Cibo/Vino da degustare: Prosciutto di Montagnana, Veneto Berico-Euganeo DOP.
Le mura medievali del XIII secolo sono tra le meglio conservate d'Italia: una maestosa fortificazione a terra composta da 24 torri e quattro porte alte fino a 8 metri. La barricata, ancora intatta, si estende per 2 km e i cumuli erbosi concavati sono gli avvallamenti dell'antico fossato. Quando si entra a Porta Legnago o a Porta Padova in particolare, si ha la sensazione di entrare in un altro regno.
Porta Padova è l'ingresso fortificato più antico e qui sorge Castel San Zeno, oggi sede del Museo Civico. È ricco di reperti archeologici e mostre che raccontano la storia del comune e sulla cui torre si può ancora salire per godere di un'impareggiabile vista dall'alto sulle grandi mura.
La terza porta, Porta Vicenza, fu aperta nel 1504 e la quarta, Porta XX Settembre, nel 1885, collegata alla stazione ferroviaria.
Questa città storica del Veneto centrale ha i riconoscimenti dei Borghi più Belli d'Italia e della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano. Più che i resti di un complesso fortificato, una passeggiata all'interno rivela una graziosa cittadina piena di vicoli con case colorate e abitazioni residenziali più antiche che si fondono con le mura. La disposizione a quadrilatero delle strade converge al centro, aprendosi su una vasta piazza circondata da alcune delle architetture di spicco del paese.
Piazza Comunale è il cuore di Montagnana. Camminerete intorno alla piazza, architettonicamente in rilievo, fotografando quasi tutti gli edifici che la costeggiano, con parti delle mura e delle torri medievali che spuntano alle spalle. La struttura principale è la Cattedrale di Santa Maria Assunta, una delle più belle del borgo. Fu costruita nel 1431 e terminata solo nel 1502, conferendole un aspetto unico che combina tratti gotici più nitidi e astratti con armoniosi elementi rinascimentali. Si trova di fronte all'emblematico Palazzo Valderi, con il suo ornato porticato a colonne, e vicino all'elaborato porticato di via Carrarese. Nel complesso, una cronologia di una città che dalle sue fondamenta militari medievali si è trasformata in una fiorente cittadina punteggiata di ville d'epoca veneziana.
Per gli amanti della tavola qui troverete il prosciutto di Montagnana, un prodotto a Denominazione di Origine Protetta (DOP) Veneto Berico-Euganeo, prodotto solo nei quindici comuni delle province di Verona e delle vicine Padova e Vicenza.
Il prosciutto crudo viene stagionato alla perfezione in un ambiente controllato che produce un aroma e un gusto distinti. Potete assaggiarlo nei ristoranti come antipasto, prenderne un piccolo assaggio come parte di un aperitivo o seguire gli altri visitatori che portano i sacchetti verdi del Prosciuttificio a conduzione familiare situato appena fuori dalle mura della città.
La città celebra la sua specialità nella “Festa del Prosciutto Veneto” ogni maggio.
Montagnana: Informazioni utili
Il periodo migliore per visitarla: I mesi da giugno a settembre sono i più caldi a Montagnana, perfetti per cenare all'aperto nella piazza principale e per ammirare il cielo azzurro dalla torre. Ad aprile-maggio e ottobre le temperature sono confortevoli e raggiungono ancora i 19°C. Il Museo Civico è chiuso il lunedì e il martedì.
Come arrivare: Montagnana si trova tra Venezia e Verona. Il treno da entrambe le città impiega in media da 1 ora e 30 minuti a 2 ore con il servizio di Trenitalia. Ci sono anche treni di un'ora per Padova. Un autobus collega Soave a Montagnana, con un cambio a San Bonifacio e un tempo di percorrenza totale di 1 ora.
Arquà Petrarca - Il borgo medievale dei poeti
Le 5 cose da non perdere:
- Passeggiate per le antiche strade in pendenza di questo borgo medievale conservato e costruito su due colline.
- Visitare la casa e la tomba del poeta Francesco Petrarca, che ha vissuto ad Arquà Petrarca.
- Fate acquisti di prodotti locali o assaggiate i vini regionali in una delle tre enoteche del villaggio.
- Fate un'escursione e seguite il sentiero dell'Atestino per ammirare il paese da un punto di vista elevato sui colli Euganei.
- Cibo/vino da assaggiare: Il ragù locale, i bigoli al ragù.
La strada per Arquà Petrarca è immersa nel verde: il villaggio è adagiato su uno sperone collinare (arquata è il termine latino che indica l'arco), con i suoi vicoli che si curvano, salgono e scendono. Ogni angolo ha un punto di vista diverso, enoteche con terrazze panoramiche e scalinate che portano a un altro livello del villaggio. Inserito nell'elenco dei Borghi più Belli d'Italia e Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, Arquà Petrarca è meta di ciclisti ed escursionisti che attraversano le colline e si riposano al suo interno.
Il suo borgo medievale conservato in pietra chiara e dorata, le abitazioni rurali, le fontane d'acqua e le stradine a gradoni in acciottolato, successivamente abitate dalla nobiltà veneziana e dalle sue grandi ville creano uno scenario che è stato immortalato dal poeta italiano Francesco Petrarca, che qui trascorse gli ultimi anni della sua vita. Un ritiro che ricordava con affetto, e a cui questo luogo è intitolato. La gente arriva per vedere come le sue parole si sposino con il paesaggio che è diventato una calamita per altri artisti.
Da via Roma, scendendo la scalinata di pietra di via Zane, potete raggiungere il Palazzo Contarini, simbolo medievale del XV secolo, e l'adiacente chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, dove all'esterno si trova la tomba in marmo di Petrarca. Tornando indietro sulla strada quasi circolare che collega via Zane a via Fontana, superate case e villette in pietra perfettamente stratificate con muri imbiancati a calce, confluendo nella Strada Provinciale, piena di enoteche e negozi.
Nel borgo superiore, in cima alla collina, i viaggiatori entrano nel ristorante sulla piazza o seguono il sentiero che porta all'enoteca nascosta dietro la Loggia dei Vicari, risalente al XII secolo, l'unico centro amministrativo del borgo dove si riunivano i capi delle famiglie dominanti medievali. Si consiglia di gustare la specialità locale, i bigoli al ragù, perfetti con un bicchiere di vino veneto.
Ai suoi margini, il sentiero Atestino è il percorso escursionistico più vicino al paese. Escursioni e punti panoramici noti come il Pianoro del Mottolone, il Sentiero del Monte Venda n. 9 e il Sentiero n. 12 del Monte Fasolo, le ville collinari di Villa Barbarigo e Villa Beatrice d'Este e il sito archeologico UNESCO del lago Laghetto della Costa si trovano a circa un'ora di auto dal centro di Arquà Petrarca. Le bellezze naturali si estendono in lungo e in largo, a testimonianza della spettacolare cornice del paese. L'Atestino è un sentiero circolare intorno al borgo che si estende per quasi 20 km, in un percorso di cinque ore attraverso i passi del Monte Rusta e la cresta delle Marlunghe con vista sul Monte Cero e sul Monte Castello.
È anche il sentiero che conduce alla casa-giardino del Petrarca, situata a uno degli ingressi del paese, dove visse dal 1370 al 1374, completando simbolicamente un viaggio in ciò che attira le persone in questo luogo, descritto così perfettamente dal poeta come “ricco di verde vegetazione e pieno di pace”.
Arquà Petrarca: informazioni utili
Periodo migliore per visitarla: Da giugno a settembre sono i mesi più caldi, con luglio che è il più caldo. Maggio e ottobre sono le stagioni più fresche e la Festa delle Giuggiole si svolge nelle prime due domeniche di ottobre.
Come arrivare: La città più vicina è Venezia. La stazione ferroviaria più vicina ad Arquà Petrarca è quella di Monselica, a circa 5 minuti di taxi e a 1 ora e 20 minuti di treno da Venezia. Gli autobus locali collegano alcuni villaggi vicini, come Montagnana.
Asolo - Bellezza romantica e rinomato prosecco
Il paesaggio romantico della “Città dei Cento Orizzonti” è un intreccio di cimeli medievali, strade meravigliose, graziosi palazzi e gli abitanti degli artisti che hanno chiamato Asolo casa. Un “Borghi più Belli d'Italia” adagiato sulle dolci colline venete.
Le 5 cose da non perdere:
- Passeggiate per il borgo medievale e veneziano in cima alla collina, noto come la “Città dei Cento Orizzonti”.
- Visitare le case degli artisti, come Villa Freya, la residenza della scrittrice inglese Freya Stark.
- Visitate le mostre sulla storia di Asolo nel Museo Civico di Palazzo della Ragione.
- Salire sulla “Rocca”, simbolo di Asolo e luogo migliore per godere di un'ampia vista sul paese.
- Cibo/Vino da degustare: Prosecco Asolo DOCG, prodotto nei vigneti circostanti.
Il Veneto centrale è ricco di borghi incantevoli su dolci colline, e Asolo è uno dei più belli. Questa destinazione montana è stata descritta come la “Città dei cento orizzonti” dal poeta italiano Giosué Carducci proprio per la sua splendida cornice, arroccata tra la dolce pianura veneta e le Alpi orientali.
Paesaggio privilegiato, Asolo è stata abitata fin dalla preistoria, emergendo come importante municipio romano prima di essere governata dalle famiglie Ezzelini, Scaligeri, Carraresi e Trevigiani durante il Medioevo. Asolo è cresciuta sotto la Repubblica di Venezia, diventando una tela di ispirazione per scrittori e poeti, pittori e musicisti, attori e intellettuali, e una calamita per i viaggiatori.
Oggi ne conserva l'atmosfera romantica: graziose piazze piene di fontane alla fine di strade tortuose fiancheggiate da casette colorate e case in mattoni di pietra, giardini curati presidiati da grandi ville e i resti del Castello di Asolo che fanno capolino, come la torre dell'orologio.
L'arte e lo splendore sono ovunque e l'eredità creativa è presente nelle residenze, nelle chiese, nei castelli e nelle cattedrali.
È possibile visitare Villa Freya, la casa della scrittrice e viaggiatrice inglese Freya Stark, che si ritirò ad Asolo negli anni Settanta e vi trascorse i suoi ultimi anni. Nel giardino della casa sono ancora visibili i resti delle fondamenta di un teatro romano. Il teatro nel parco del Castello Cornaro di Asolo prende il nome dall'attrice italiana Eleanor Duse, che scelse Asolo come sua ultima dimora. La Cattedrale ospita pale d'altare di pittori veneziani del Rinascimento, tra cui l'“Assunta” di Lorenzo Lotto, il “San Girolamo al pulpito” di Lazzaro Bastiani e il “San Prosdocimo” di Pietro Damini. Il Palazzo della Ragione, una casa del XV secolo trasformata in museo civico, è ricco di reperti dall'epoca preistorica al Rinascimento, del tesoro della cattedrale, di ritratti di nobili e regine e di mostre dedicate a Eleonora Duse, Freya Stark e alla regina veneziana Cornaro, che qui regnò nel XV secolo.
Si consiglia una visita alla Rocca, in cima al Monte Ricco a 310 metri di altezza, e simbolo di Asolo. È anche la piattaforma per un panorama su questa splendida enclave, il centro storico incastonato nelle colline pieghevoli con una vista che spazia dalle Dolomiti a Venezia. La fortificazione risale al XII e all'inizio del XIII secolo, anche se è stata costruita su un sito di insediamento del X-XII secolo, segnando le origini di Asolo.
Asolo: Informazioni utili
Periodo migliore per visitarla: I mesi più caldi vanno da giugno ad agosto, mentre tra aprile-maggio e settembre-ottobre, si registrano temperature più fresche, ma sono comunque perfette per mangiare all'aperto. Il famoso Asolo Art Film Festival si svolge tipicamente a giugno. La Rocca e la Torre Civica sono aperte solo nei fine settimana.
Come arrivare: La città più vicina è Treviso, raggiungibile con un treno di 40 minuti da Venezia. Da Treviso, prendere l'autobus 112 in direzione Bassano del Grappa, che raggiunge Asolo dopo circa 1 ora.