Panoramica
Il palazzo ospita il Museo Civico d’arte antica visitando il quale si viene a scoprire che due grandi del ’900 italiano, lo scultore Marino Marini e l’architetto-urbanista Giovanni Michelucci, erano pistoiesi. Una scultura di Marini, il Miracolo, riempie di sé il cortile interno del complesso duecentesco, mentre nel mezzanino ci sono i disegni e i plastici del centro di documentazione dedicato a Michelucci. A questa altezza, poi, la vista sulla piazza del Duomo è spettacolare.
Le raccolte museali vere e proprie sono le maggiori in città, risultato della messa in salvo di opere che si trovavano in chiese e conventi soppressi e di importanti donazioni private. Centinaia fra quadri, sculture e pezzi d’arte applicata documentano la storia artistica di Pistoia dal XII al XX secolo, tracciando una vicenda dove le diverse fasi storiche di dipendenza o di autonomia da Firenze hanno lasciato spazio al formarsi di scuole d’arte locali: i fondi oro trecenteschi e le Sacre Conversazioni del primo ’500 sono molto indicative a questo proposito.
Quanto al Palazzo, aveva cominciato a sorgere alla fine del ’200 e da allora non ha mai smesso di ospitare il governo cittadino. Fra gli ampliamenti erano stati particolarmente importanti quelli trecenteschi, mentre nel ’600 si era aggiunto il ponte di collegamento con la Cattedrale: dalla piazza lo si vede bene. La facciata con portico, bifore e trifore ha innegabilmente una sua eleganza.
