Panoramica
Palazzo civico fra i più iconici del mondo, il Palazzo Vecchio di Firenze venne iniziato in età comunale, alla fine del ‘200, da Arnolfo di Cambio come palazzo dei Priori; divenne palazzo della Signoria con la presa del potere da parte dei Medici e poi si guadagnò l’appellativo “vecchio” quando i Medici trasferirono il quartier generale a palazzo Pitti. Infine, per 6 anni, fu sede del Parlamento del Regno d’Italia quando Firenze ricoprì il ruolo di capitale dal 1865 al 1871. A queste vicende storiche abbastanza movimentate fa da contraltare un aspetto architettonico essenzialmente trecentesco a parte gli ampliamenti cinquecenteschi. Il nucleo originario è un compatto parallelepipedo a bugnato rustico di pietra forte, articolato su 3 piani e sovrastato dalla trecentesca torre di Arnolfo dalla cui cima si apre uno dei più bei panorami su Firenze.
A eccezione degli ambienti del Comune, il palazzo è visitabile: spiccano l’immenso salone dei Cinquecento, principale lascito degli anni della Repubblica fiorentina, il raffinato studiolo di Francesco I de’ Medici, sorta di Wunderkammer realizzata con la consulenza di Vasari, e i cosiddetti quartieri monumentali ai piani superiori, cioè le stanze riccamente decorate dei Medici. Nella sala dei Priori è custodita una maschera di gesso del volto di Dante Alighieri, realizzata da uno scultore ignoto forse del XVI-XVII secolo; Dante ricoprì infatti la carica di priore nel 1300. Divenuta famosa in seguito al romanzo “Inferno” di Dan Brown e al conseguente film di Ron Howard, è stata a lungo ritenuta una maschera funebre, ma oggi si è più propensi a considerarla un calco da una scultura. Nella sala della Cancelleria è custodito invece un busto di Niccolò Machiavelli, che lavorava proprio in questo luogo.