A metà strada tra Firenze e Siena le colline sono ricoperte di vigneti. Vigneti che talvolta custodiscono segreti non legati unicamente alla produzione di vino. Ne è una dimostrazione la mimetica struttura che, a San Casciano in Val di Pesa, ospita le preziose bottiglie della Cantina Antinori, una delle più storiche e blasonate della Toscana. L’architetto Marco Casamonti e lo studio Archea Associati ha ideato un landmark riconoscibile ma, allo stesso tempo, integrato nel territorio della campagna fiorentina. I riferimenti sono quelli noti del territorio toscano, la cattedrale, l’opificio, la fattoria e la casa colonica per un edificio multifunzionale che accogliesse sia gli uffici e gli ambienti di lavoro sia spazi aperti al pubblico di appassionati di vino di qualità. Un contenitore quindi che fosse espressione del proprio contenuto che lo Studio Archea ha immaginato e progettato ipogeo. Non una struttura sul suolo quindi ma una nel sottosuolo come le cantine atte alla conservazione e all’invecchiamento del vino. Quasi invisibile dall’esterno, la struttura si rivela attraverso due tagli nella terra, due fenditure orizzontali ispirate alle opere di Lucio Fontana. Un elemento iconico è quindi diventato il tetto giardino necessario per recuperare la superficie sottratta alla natura e ridurre il consumo effettivo di suolo per destinarlo a vigneto didattico coltivato con la varietà tipica del Chianti, il Sangiovese, e altri a cui è abitualmente affiancato, il Canaiolo, il Ciliegiolo, il Colorino, la Malvasia nera e il Mammolo. Gli spazi interni di questa cattedrale del vino sono progettati per ospitare una cantina gravitazionale che si sviluppa dall’alto verso il basso per facilitare travasi e spostamenti con il minimo consumo di energia garantendo, allo stesso tempo, la temperatura ideale per la produzione e la conservazione del vino. Una serie di gallerie voltate lunghe 75 metri custodiscono le preziose botti. Le volte sono in terracotta di Impruneta, materiale prezioso e inattaccabile usato anche da Filippo Brunelleschi per la cupola di S. Maria del Fiore a Firenze. Punti di osservazione privilegiati per ospiti e visitatori gli scenografici cubi di cristallo pensati come palchi teatrali sospesi. Altrettanto scenografiche le rampe in lamiera di corten a elica anche qui con rimandi inaspettati che vanno dal Rinascimento al Barocco. La famiglia Antinori che da 26 generazioni produce vino è entrata, con questa spettacolare cantina, nel Terzo Millennio puntando sul basso impatto ambientale e l’alto risparmio energetico. Oltre che con un sorprendente gusto estetico che fa di San Casciano un unicum.