Panoramica
Localizzare il Castello Visconteo di Lodi è facilissimo: la sua posizione è segnalata da un possente torrione cilindrico che svetta nel cielo della città ai margini occidentali del centro storico, presso l’area verde del parco dell’Isola Carolina. La torre fu innalzata nel 1456, ai tempi di Francesco Sforza, e i merli a coda di rondine ne sbandierano l’antica appartenenza al fronte ghibellino. Tuttavia, una volta arrivati ai suoi piedi si scopre che il castello è scomparso, o meglio, che si è trasformato in una struttura diversa: la sede della Questura di Lodi. La storia dell’edificio è antichissima, risale a Federico Barbarossa, che fece costruire una fortificazione a presidio della cosiddetta Porta Regale, che si apriva nelle mura cittadine sulla strada diretta a Milano, la città nemica per eccellenza. Fu Bernabò Visconti, nel 1370, a fare di quella struttura un vero castello e tale rimase sino alla fine del ’700, quando gli Asburgo ne iniziarono lo smantellamento per trasformarlo in una caserma. Il torrione, invece, fu ulteriormente innalzato e modificato per farne un serbatoio idrico. Divennero così inaccessibili anche i sotterranei del Castello Visconteo, riscoperti da poco e attualmente oggetto di esplorazioni: si tratta di cunicoli abbastanza alti da essere percorsi da uomini a cavallo, citati anche dal Guicciardini nella sua “Storia d’Italia”. In attesa del loro recupero, a pochi passi dal castello possiamo ammirare i resti della Porta Regale, uno dei pochi tratti delle mura cittadine arrivati fino a oggi.
