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Lago di Vico

Panoramica

Anche il Lago di Vico, come quelli di Bolsena, di Bracciano e dei Castelli Romani, è di origine vulcanica, ma in questo caso le acque sono circondate da rive verdi e solitarie. La quota è di circa 500 metri sul livello del mare su una superficie di 12 chilometri quadrati per un perimetro di circa 18 chilometri, dimensioni molto inferiori a quella dei tempi antichi quando le acque circondavano il Monte Venere che oggi si alza a una certa distanza dalla riva settentrionale. Le acque, che le autorità dichiarano essere balneabili, possono arrivare a una profondità di 45 metri, e ospitano lucci, pesci persici e coregoni. La fauna conta martore, volpi, faine, donnole e gatti selvatici oltre a tassi e istrici, e l’avifauna uccelli acquatici come lo svasso maggiore. Tra la flora spicca una quindicina di specie di orchidee selvatiche.

La conca di Vico sta alle pendici dei Monti Cimini con i loro noccioleti e i loro boschi di querce, castagni e faggi, fino ai quasi 1000 metri d’altitudine del Monte Fogliano. Tutta l’area è tutelata fin dal 1982 sotto il nome di Riserva naturale del Lago di Vico: sono oltre quattromila ettari percorsi da sentieri, ma ancora largamente integri senza zone urbane, scarsi lidi attrezzati e un’unica piccola zona turistica alla sponda meridionale, fra tracce sparse di remoto popolamento fin dal Paleolitico.

L’abitato di riferimento per il Lago di Vico è Caprarola, che fino ai primi del ’500 quando la dinastia dei Farnese l’acquistò da Papa Giulio II era semplicemente un villaggio. Oggi è citata in tutti i manuali di storia dell’architettura per l’originalità del Palazzo Farnese curato nella seconda metà di quel secolo da Jacopo Barozzi detto il Vignola. 

Lago di Vico

Lago di Vico, Provincia di Viterbo, Italia

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