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Cappella Sistina

Panoramica

Sede dei conclavi per l’elezione dei papi, la cappella prende nome da Sisto IV della Rovere, che tra il 1477 e il 1480 fece ricostruire l’antica Cappella Magna da Giovannino de’ Dolci e ne affidò la decorazione delle pareti ad alcuni tra i più celebri maestri umbri e toscani dell’epoca. Nel 1506 Giulio II riprese il progetto decorativo affidandolo a Michelangelo, che tra il 1508 e il 1512 affrescò le lunette e la volta, mentre fra il 1535 e il 1541 coprì la parete di fondo col Giudizio universale. Gli affreschi che occupano l’intera superficie della volta sono inquadrati in una monumentale architettura dipinta, dove si fondono in maniera superba elementi plastici e pittorici. Nel registro centrale si susseguono 9 storie della Genesi, mentre fra i riquadri sono raffigurate coppie di ignudi che reggono medaglioni all’interno di finte strutture marmoree. Sui 2 registri laterali contrapposti, in corrispondenza degli archi, sono affrescate 12 possenti figure di sibille e di profeti assisi in trono. Altri episodi biblici occupano i pennacchi agli angoli della volta, mentre le vele e le lunette sopra le finestre ospitano antenati di Cristo. Il magnifico Giudizio universale occupa la parete di fondo della cappella e rappresenta una grandiosa scena in movimento all’interno di uno spazio senza limiti, in cui tutti gli ideali iconografici e i rapporti prospettici dell’arte rinascimentale sono superati. Domina maestosa e implacabile la figura di Cristo, colto nell’attimo che precede l’emissione del Giudizio finale, con la Vergine accanto e intorno santi, patriarchi, martiri; a destra i beati salgono al cielo, a sinistra i dannati precipitano all’inferno, dove vengono accolti da Caronte e Minosse. In basso a sinistra è raffigurata la risurrezione dei morti; nel mezzo, sopra Caronte, un gruppo di angeli suona le trombe del Giudizio; in alto, nelle lunette, altri angeli mostrano i simboli della Passione. 

Cappella Sistina

00120, Città del Vaticano

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