San Felice
L’itinerario inizia dal borgo fortificato: da Montefiore Conca partono diversi sentieri che potete percorrere in sella a una mountain bike oppure a piedi attraversando la magnifica campagna della media Valle del Conca, risalendo verso le colline e i monti che abbracciano il territorio dell’entroterra riminese, da Monte Auro a Monte Maggiore fino a Monte Faggeto.
Potete scegliere tra molti sentieri disponibili curati dal CAI, come quello che unisce Montefiore e Montefaggeto seguendo i percorsi 019, 021 e 043. Si parte dal parcheggio sotto le mura del paese. Il tragitto si snoda per 9 km lungo via campestri e regala panorami su uliveti e campi di grano da cui si scorge anche il mare.
Qui e là si fanno notare antichi insediamenti rurali dove il tempo sembra essersi fermato e procedere a un ritmo diverso rispetto alla vita giù a valle. Continuate seguendo le indicazioni a cura del CAI per giungere a San Felice.
Serbadone
Da San Felice partono strade bianche che collegano diversi casolari e attraversano distese erbose fino ad arrivare a Case Fonti.
Quando compaiono i primi castagni significa che siete arrivati a Monte Maggiore. Superate le case di Serra di Sopra per raggiungere il cuore di Monte Faggeto tra querci e olmi. Da qui si assiste a un doppio panorama: da un lato la valle del Rio Sedano, dall’altro la Valle del Ventena. Ben visibile, proprio sotto di voi, la chiesa di Serbadone. Cercate di arrivare al tramonto quando la luce rende magico il paesaggio colorando d’oro la rocca di Montefiore con il Monte Auro alle sue spalle.
Montefiore Conca
Il percorso continua attraversando il castagneto di Monte Faggeto per prendere una strada bianca che risale il fianco del monte e arrivare infine alla via asfaltata che chiude il sentiero ad anello.
Tornati a Montefiore Conca, approfittatene per visitare il borgo con la torreggiante Rocca Malatestiana, la trecentesca chiesa di San Paolo con un magnifico portale gotico e la piccolissima chiesa dell’Ospedale costruita nel 1461. Poco fuori dal borgo c’è il Santuario della Madonna di Bonora, importante luogo di culto della zona, pieno di ex voto dedicati a una icona della Madonna che allatta del XV secolo.
Grotte di Onferno
Basta guidare per mezz’ora per raggiungere le Grotte di Onferno dal centro di Montefiore. Si tratta di un sistema di grotte carsiche che ospita la più grande colonia di pipistrelli dell’intera regione, più di 8000 esemplari suddivisi in sette specie.
Le grotte si trovano nel comune di Gemmano e rientrano in un’area protetta da 274 ettari. La bellezza naturalistica di questo luogo, con una vegetazione lussureggiante e una ricca fauna selvatica, tra cui alcune specie rare, viene preservata insieme alle sue particolarità geologiche come calanchi e affioramenti di gesso.
La visita guidata parte da quota 300 metri e si immerge nel bosco lungo un sentiero che raggiunge quota 196 metri da cui si entra nel canyon sotterraneo per ammirare ambienti spettacolari e unici: cristalli di gesso che scintillano,pareti modellate dallo scorrere dell’acqua, concrezioni di calcare e soffitti che sembrano merletti. La Sala Quarina, o Sala dei Mammelloni, è la più stupefacente per via di grandi protuberanze di gesso che sporgono dall’alto e sono considerate tra le più grosse d’Europa. Alla fine della visita vale la pena fare un giro nel Giardino Botanico e al Museo naturalistico. L’ingresso è gratuito.
Tre sentieri per prolungare il viaggio
Volete prolungare il viaggio con qualche giorno in più da dedicare alle escursioni nei dintorni? Ve ne consigliamo tre, tutti facilmente raggiungibili da Montefiore Conca, dove potete fermarvi con il camper per riposarvi tra un’escursione e l’altra:
- Il sentiero 019 dal lago di Faetano a Montefiore Conca;
- Il sentiero 037 dalla foce del torrente Conca a Molino del Cerro;
- Il sentiero 019/09 da Mondaino al Castello di Cerreto.