Tre Fontane, a metà del vostro viaggio
Al Passo dello Stelvio si può arrivare da tre versanti: lombardo, svizzero e altoatesino. È quest’ultimo che percorrerete seguendo questo itinerario, il più impegnativo ma anche quello capace di regalare le emozioni più forti.
Si parte da Prato allo Stelvio a quota 907 metri per percorrere i 25 chilometri che vi separano dalla vetta a 2758 metri, con un dislivello di 1851 metri. I primi chilometri si snodano lungo una strada lineare che segue il torrente Solda ma la pendenza aumenta dopo aver superato Gomagoi, quando cominciano i 48 tornanti. Da 1360 metri in avanti la salita prosegue costante. Ma è da Trafoi che comincia il tratto più impegnativo, superato il bivio delle Tre Fontane, dove la strada si immerge in una pineta. La buona notizia è che siete a metà percorso.
Passo dello Stelvio, in cima con la sola forza delle gambe
Via via che si sale, il panorama diventa maestoso e si scorge già la vetta. Giunti al chilometro 17 vi troverete a quota 2094 metri, quasi sulle cime dell’Ortles. La vegetazione sparisce e spesso c’è la neve anche in estate. Il tratto finale è tosto, ma lungo l’ultimo chilometro avvertirete già la sensazione di avercela fatta.
Se decidete di affrontare l’impresa l’ultimo sabato di agosto o il primo di settembre sarete in folta compagnia. In quei giorni si organizza infatti la Giornata della Bici con la partecipazione di migliaia di ciclisti che si mettono alla prova su questo tratto sfidante ma appassionante. Si parte sia da Bormio che da Prato allo Stelvio e le strade sono chiuse al traffico non ciclistico. L’occasione giusta per trovare la motivazione nella compagnia di altri avventurosi ciclisti determinati ad arrivare in cima.