Panoramica
È a Trento il più importante complesso monumentale della regione, il Castello del Buonconsiglio, cresciuto nei secoli a partire da un fortilizio duecentesco sorto per il controllo delle comunicazioni con il mondo tedesco. Il suo ruolo di comando come sede dei Principi vescovi era durato fino al 1803, anno della soppressione del principato vescovile sotto l’ondata rivoluzionaria napoleonica. Oggi lo si visita come un museo fra raccolte archeologiche, stufe in maiolica, sculture lignee tardo-medievali e tele di eminenti artisti rinascimentali, fino al camminamento di ronda che conduce alla Torre dell’Aquila. Quest’ultima è l’ambiente più straordinario, con un incredibile ciclo di affreschi trecenteschi che descrivono con realismo i Mesi dell’anno e costituiscono un capolavoro assoluto della pittura tardo-gotica.
Prima di arrivare alla Torre dell’Aquila si passa per altri corpi di fabbrica. Si comincia con il Castelvecchio, un fortilizio di origine duecentesca sorto addosso alla Torre d’Augusto che apparteneva alle mura della città, il cortile tardo-quattrocentesco con portici, affreschi e loggia panoramica è spettacolare.
La visita prosegue nel Magno Palazzo, autocelebrazione rinascimentale del principe vescovo Bernardo Clesio, con affreschi di artisti di punta del ’500 come Dosso Dossi e Girolamo Romanino. Dall’andito della cappella si esce nel verde Cortile dei Leoni, con di sfondo la Loggia del Romanino, cosiddetta dall’autore degli affreschi. Ancora del Romanino sono le decorazioni negli anditi delle cucine e del bagno, fino alla Sala Grande al secondo piano con un magnifico camino cinquecentesco e all’appartamento privato del principe vescovo. Una scala scende al gradevolissimo giardino all’italiana: i suoi motivi geometrici sono ripresi nel labirinto poco sotto il Castello accanto a Via San Marco, viatico al resto di Trento.
