Panoramica
Bandiera Arancione del Touring Club Italiano
Nel Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola, zona di ambienti carsici gessosi di grande importanza sia naturale sia culturale, il borgo di Brisighella si può ammirare dall’alto salendo sui tre colli che lo sovrastano e che ospitano 3 monumenti di grande valore: la Torre dell'Orologio, la Rocca e il santuario del Monticino.
La Torre è stata costruita nel 1290 e poi rifatta nel 1850, quando fu aggiunto anche l’orologio, la Rocca è imponente con le sue due torri cilindriche, le mura possenti, il cortile e una serie di cunicoli sotterranei e il Santuario mariano fu eretto nel 1758. La parte più rappresentativa del centro storico è una strada coperta del XII secolo, sopraelevata, chiamata via degli Asini perché forniva riparo agli animali che i birocciai usavano per trasportare il gesso dalle cave vicino al paese. Nella parte bassa del paese c’è la collegiata dei Ss. Michele e Giovanni Battista, mentre all’ottavo miglio della via romana Faventina si trova la bella pieve di San Giovanni in Octavo o del Tho, una delle più antiche costruzioni romaniche dell'Emilia.
Molto ricco è il paniere di prodotti tipici del territorio, che vengono celebrati anche con quattro sagre a novembre. L’olio extravergine Brisighello è prestigioso e può vantare di essere stato il primo in Italia ad ottenere la Denominazione di origine protetta (DOP) nel 1996. Il Sentiero dell’Olio è un percorso all’aperto che dal centro del paese si snoda poi lungo le strade dell’areale dell’olivo brisighellese, da non perdere. Altri prodotti autoctoni molto apprezzati sono il carciofo Moretto e la pera Volpina, un piccolo frutto d’altri tempi e quasi dimenticato, che si vuole reintrodurre. Come piatto tipico, invece, segnaliamo la Spoja Lorda, che in dialetto significa “sfoglia sporcata” ed è una ricetta tipica della cucina romagnola, conosciuta anche come minestra imbottita o minestra piena.
