Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze

Nata per regio decreto nel 1861, la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze è una biblioteca di conservazione, studio e ricerca, aperta a tutti e liberamente accessibile, esclusivamente per finalità di studio. Il patrimonio della Biblioteca è costituito da 7 milioni di volumi a stampa, 160 mila testate di periodici di cui 15 mila in corso, 4 mila incunaboli, 25 mila manoscritti, 29.120 edizioni del XVI secolo, 2 milioni 696 mila 327 opuscoli, oltre un milione di autografi, più di 4300 documenti di edizioni d’arte e di libri d’artista, acquistati nel 2000 dal MiBACT. Nel suo patrimonio sono presenti anche 12 tera byte di risorse digitali native o digitalizzate, ordinate in 135 chilometri lineari di scaffalature. Tali ricchezze fanno della BNCF una delle più grandi biblioteche italiane, in grado di documentare interamente la vita culturale della Nazione. Originariamente ospitata nei locali degli Uffizi, nel 1935 la Biblioteca si trasferì nella sede attuale, progettata dall’architetto Cesare Bazzani e successivamente ampliata da Vincenzo Mazzei, all’interno dell’area monumentale di Santa Croce. Inoltre, la BNCF produce, dal 1886, la Bibliografia Nazionale Italiana (BNI), di cui sei serie separate (Monografie, Musica a stampa, Periodici, Libri scolastici, Libri per Ragazzi, Tesi di dottorato), reperibili su carta, in DVD o in rete; è polo del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN), assicura il controllo sugli accessi alla notizia bibliografica e svolge attività di ricerca in campo biblioteconomico e nella applicazione delle nuove tecnologie. Ha inoltre sviluppato un nuovo strumento di indicizzazione per soggetto, il Nuovo soggettario, di cui Wikipedia offre un link nella sezione Collegamenti esterni. Infine, grazie al progetto Magazzini Digitali, avviato nel 2006 con la Fondazione Rinascimento Digitale, la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma e con la Biblioteca Marciana di Venezia, la BNCF sperimenta anche la raccolta, selezione e conservazione nel lungo periodo dei documenti digitali, anche presenti sul web, in attuazione della normativa sul deposito legale.