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Lombardia, Veneto, Liguria, Umbria, Marche, Abruzzo

Borghi d’acqua, piccoli gioielli d’Italia cresciuti con un fiume accanto

Scorci e storia, cultura e natura in paesi dell’entroterra certificati con la Bandiera Arancione TCI

6 minuti

Ci si potrebbe certo “accontentare” di un viaggio sulle sponde del Tevere capitolino, dei Murazzi torinesi o degli specchi d’acqua di Po, Adige e Arno che illuminano i volti di Mantova, Verona e Firenze. Oppure si può guardare fuori dalla cornice in cui spesso viene racchiusa la bellezza italiana, cercando l’acqua fra le tracce meno evidenti della Penisola.
Così si arriva a scoprire il fascino di piccoli borghi, gioielli cresciuti con e grazie ai fiumi che li lambiscono o li attraversano. Queste piccole mete eccellenti sono certificate con la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, garanzia di qualità nell’accoglienza, nei servizi, nella capacità di attrarre non solo turismo mordi e fuggi, ma sempre più cittadini di domani.

Lombardia: Pizzighettone, le mura sull’Adda

Lombardia: Pizzighettone, le mura sull’Adda

Nel cuore della Pianura Padana, Pizzighettone è un piccolo e fascinoso, borgo Bandiera Arancione del Touring Club Italiano. Il piccolo centro ha un passato importante legato allo scorrere dell’Adda, che ancora taglia in 2 il suo cuore storico. Etruschi e Romani, i Visconti e gli Spagnoli, gli Austriaci e Napoleone, fino all’Unità d’Italia e al ‘900 delle 2 guerre. Le sue mura sono una testimonianza di questo passato a dir poco “tribolato”. Più che mura, un piccolo mondo fortificato che risale al ‘500. Mura lunghe 2 km, alte 12 metri che circondano la cittadina e che accolgono le Casematte, ambienti con la volta a botte e tutti collegati tra loro. In tutta Europa si possono ammirare solo qui! 
Da vedere anche la parrocchiale di S. Bassiano, di impronta romanico-lombarda, la torre del Guado, la chiesa di S. Pietro, rivestita di marmi pregiati e ricchi mosaici dorati e policromi. Pizzighettone è anche ricco di musei: vi sono il Museo civico; il Museo Arti e Mestieri di una volta e il Museo delle prigioni. L’Adda invece si può scoprire con una crociera o con un’escursione a piedi o in bici lungo le piste e i percorsi ben segnalati all’interno del Parco Adda Sud e lungo la valle del Serio Morto. E a tavola non perdetevi la leccornia locale, spiccano i Fasulin de l’öc (Fagiolini dall’occhio) ai quali viene dedicato tra ottobre e novembre un’importante maratona gastronomica, il provolone Pizzighettone, il biscotto di Pizzighettone e i salumi della città murata.

Veneto: Valeggio e Borghetto, gioielli sul Mincio

Veneto: Valeggio e Borghetto, gioielli sul Mincio

Uno dei cuori della “bassa veronese”, terra di campagne e acque dolci, di borghi ricchi di storia come Custoza, Villafranca di Verona, Zevio, Legnago e Cologna Veneta e, appunto, Valeggio sul Mincio, borgo Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.  Valeggio e la sua frazione più scenografica, Borghetto, sono perfette per una giornata o un weekend a ritmi lenti. Si può visitare il Castello Scaligero, imponente, che domina da un colle la valle fluviale del Mincio.
A due passi dal castello c’è la Villa Sigurtà, costruita nel XVII secolo in stile palladiano, con il suo splendido parco, vincitore del premio Parco più bello d’Italia nel 2013. Poi si può proseguire la visita salendo sul ponte Visconteo, una diga fortificata costruita, per difendere la città di Verona, alla fine del 1300 da Gian Galeazzo Visconti. Ai piedi del ponte si stende la romantica e pittoresca frazione di Borghetto. Si cammina tra le case che si affacciano sulle acque del fiume, circondati da mulini ad acqua che oggi sono stati rimessi in funzione e sono uno spettacolo a cielo aperto.

Liguria: Dolceacqua, un brindisi sul ponte di Monet

Liguria: Dolceacqua, un brindisi sul ponte di Monet

Claude Monet amava molto Dolceacqua, tanto da ritrarne l’antico ponte “a schiena d’asino” che ancora disegna il profilo del borgo dell’entroterra imperiese. Il ponte ovviamente non è solo ornamentale, ma serve da secoli a unire da una sponda all’altra del fiume Nervia l’ottocentesco quartiere Borgo con quello più antico, chiamato Terra.
Nel borgo Bandiera Arancione Touring Club Italiano, diventa così un piacere camminare tra le vie in cui sopravvivono ancora botteghe e cantine in cui degustare del Rossese di Dolceacqua, un vino rosso rubino a Denominazione d’Origine Controllata dal sapore morbido, aromatico e dolce. In tavola c’è un’altra eccellenza, l’olio extra vergine di oliva, ricercato, leggero, riconoscibile.

Umbria: Le acque di Bevagna e la piazza senza prospettiva

Umbria: Le acque di Bevagna e la piazza senza prospettiva

Bevagna è uno centri più suggestivi della Valle Umbra, in provincia di Perugia. Andarci è un’occasione per trovare una sintesi eccellente di quello che vorremmo trovare in un solo luogo, e persino a misura d’uomo, come riconosce il Touring con il conferimento della Bandiera Arancione: ovvero un ambiente accogliente, vivo e vivibile, con molte proposte autenticamente artigianali ed enogastronomiche, eventi e iniziative culturali. Non solo. 
Per apprezzarlo si può iniziare dalla sua piazza centrale. Piazza Silvestri rappresenta una delle più interessanti opere medievali dell’intera Umbria. Una scenografia originale, senza simmetrie e allineamenti, in cui ammirare la basilica romanica di S. Silvestro, la collegiata di S. Michele Arcangelo con il magnifico portale e il campanile cuspidato e il palazzo dei Consoli, sede del teatro Francesco Torti. Bevagna, pur essendo fortemente legato alla dimensione dell’entroterra, è un “borgo d’acqua”. Tutt’intorno scorrono il Clitunno, il Teverone, la Timia e altri corsi d’acqua come il torrente Attone, che rendono questo fazzoletto delle colline umbre un posto per riconciliarsi con la natura.

Marche: Mercatello sul Metauro, il castello e la Gola del Furlo

Marche: Mercatello sul Metauro, il castello e la Gola del Furlo

Quello di Mercatello sul Metauro è uno dei castelli più importanti dell’antica regione della Massa Trabaria ed è certificato con la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano per molti motivi… scopriamoli.

Trascorrere del tempo di qualità a Mercatello sul Metauro è come saltare a piè pari nel passato, provando la sensazione di trovarsi in un borgo fortificato come era nel Medioevo, con le sue botteghe, la cinta di mura e i corsi d’acqua del Metauro e del torrente Sant’Antonio a segnare i confini. 

Tornando al presente, si può conoscere Mercatello godendosi una visita partendo dalla centrale piazza Garibaldi, entrando nella collegiata che conserva le mura romaniche e sfoggia finestre gotiche, accogliendo anche un’antica icona bizantina raffigurante la Madonna delle Grazie. Mercatello è un luogo segnato dall’acqua nella sua storia e nel suo paesaggio, e non solo da quella accessibile dei fiumi che lo circondano.
A pochi chilometri c’è infatti un luogo acquatico che vale la pena visitare, la Gola del Furlo, una cavità tra pareti di roccia imponenti attraversata dal corso del fiume Candigliano. Nel suo punto più stretto, l'imperatore Vespasiano fece scavare nel 76 d.C. una apertura sulla roccia che affianca un'altra galleria di origini più antiche. Tutt’intorno alla gola si distribuiscono più di 50 km di sentieri distribuiti sul Monte Paganuccio e sul Monte Pietralata. E una a volta a tavola, ordinate un piatto di tagliatelle al tartufo nero o scorzone, non ve ne pentirete.

Abruzzo: Fara S. Martino, alle origini della pasta di qualità

Abruzzo: Fara S. Martino, alle origini della pasta di qualità

Nel cuore dell’Abruzzo, immerso nel suggestivo scenario del Parco Nazionale della Majella (riconosciuto geoparco dall’UNESCO) sorge Fara S. Martino, splendido borgo di fondazione longobarda, di circa 1400 abitanti. Fara è famosa per le sue gole spettacolari, in cui ci si può avventurare con escursioni a piedi, in mountain bike e a cavallo, scoprendo anche i resti dell’abbazia benedettina di S. Martino in Valle. L’altra attrazione naturalistica da non perdere sono le sorgenti del fiume Verde, un sito a dir poco rigenerante, alimentato dall’acqua che con le sue proprietà contribuisce a rendere Fara una delle capitali mondiali della produzione di pasta. La sua grande disponibilità ha favorito la nascita e lo sviluppo in questo luogo di pastifici famosi nel mondo.  L’acqua delle sorgenti del Verde ha caratteristiche oligominerali ideali e sgorga a temperatura costante di 8°C durante tutto l’arco dell’anno. 
Allargando la prospettiva, si può partire da Fara per godere dello scenario del Parco Nazionale della Majella, uno dei 3 parchi nazionali presenti in Abruzzo, in cui si contano ben 95 geositi. Tutta questa ricchezza ben gestita da comunità e amministrazione pubblica ha portato Fara a ottenere la certificazione turistica di qualità del Touring Club Italiano con la Bandiera Arancione.

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