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Cicloturismo
I colli romagnoli in bici

Un itinerario su due ruote per le strade dell’Emilia-Romagna

Tipologia
Percorso in bici
Durata
1 giorno
Numero Tappe
3
Difficoltà
Difficile

Sui colli romagnoli passa il Giro d’Italia ma anche la gara della Nove Colli, una granfondo che attira migliaia di ciclisti da tutto il mondo ed è tra le più antiche d’Italia. Il percorso è composto da nove salite, tre delle quali vengono proposte nell’itinerario che va da Mercato Saraceno a Perticara. Sono 24 emozionanti chilometri che metteranno alla prova le vostre gambe con un dislivello di poco più di 1000 metri e pendenze massime al 16%. Pronti a cogliere la sfida? Al traguardo, dopo tanti tornanti, vi aspetteranno le delizie romagnole: ottimo vino, prosciutto di Parma, Parmigiano Reggiano, tortellini, culatello, gnocco fritto e piadine. Ne vale la pena, no?

Giorno 1

Barbotto, alla conquista del colle

Barbotto, alla conquista del colle

Si parte da Mercato Saraceno, un'antica città fondata nel 1100 da Saraceno degli Onesti quando, nei pressi di un mulino ad acqua, creò un mercato diventato celebre. Il paese, tra le vallate dei fiumi Savio, Borello e Rubicone, è circondato da colline coltivate, calanchi, boschi e canyon scavati dai torrenti. Subito inizia la salita del mitico colle Barbotto. È lunga solo 5,5 chilometri ma mette alla prova anche i ciclisti più allenati. L’ultimo chilometro è il più duro, con pendenza massima del 18%, tanto che lo chiamano “spauracchio”. Ancora pochi tornanti e ci siete: eccovi in cima al Barbotto!

Il colle di Montetiffi

Il colle di Montetiffi

Dal Barbotto si scende di volata verso Montetiffi, piccolo borgo medievale abitato da 40 persone ma celebre per due motivi principali: la presenza dell’Abbazia di San Leonardo, tra i monumenti romanici più importanti della Romagna, e la tradizione delle teglie per la piadina romagnola. Qui da secoli si custodisce e tramanda il segreto per realizzare i “testi”, le tradizionali teglie per cuocere la piadina. La salita è breve, solo 3 chilometri, ma con pendenze massime che toccano il 16%. Il pensiero di una gustosa piadina a fine itinerario vi darà la forza di andare avanti.

I labirinti di Perticara

I labirinti di Perticara

Una breve discesa vi darà il tempo di sciogliere le gambe prima di affrontare l’ultima salita verso Perticara, lunga 7 chilometri con pendenze variabili che vi consentiranno di godervi il panorama. Siete alle pendici di Monte Aquilone che separa Marche e Romagna, tra dolci ondulazioni ricoperte di boschi.

Il paese era noto per la miniera di zolfo più grande d’Europa e tra le più vaste del mondo per la sua estensione sotterranea: 500 ettari su 8 livelli con 100 chilometri di gallerie. La miniera chiuse nel 1964 ma rimane un museo minerario chiamato Sulphur per scoprirne la storia.

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