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Friuli Venezia Giulia, uno scrigno di tesori incastonato tra mare e monti.

Regione di confine stretta tra le Dolomiti friulane e l’Alto Adriatico, benedetta da un immenso patrimonio culturale frutto di contaminazione tra diverse culture e popolazioni, cosmopolita e moderna, il Friuli Venezia Giulia vi sedurrà anche con le sue tentazioni all'insegna del relax, dello sport e del divertimento.

Trieste Pordenone Udine Gorizia
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Trieste

A Trieste si respira un’atmosfera unica, da città di frontiera, crocevia di almeno tre culture: latina, slava e tedesca. Ha un suo gusto retrò, tra caffè letterari storici e monumenti del passato da città importante dell’Impero asburgico. Trieste è la meta ideale per chi ama luoghi ricchi di una storia complessa e travagliata, che ha stregato, ospitato, allevato scrittori e intellettuali. L’ambiente è multiculturale, di respiro internazionale. Un luogo da vivere almeno una volta nella vita.

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Pordenone
Pordenone

Borghi eleganti e bellezze naturali Elegante città del Friuli Venezia Giulia, Pordenone racchiude un tranquillo centro storico ricco di bellezze storiche e artistiche. Passeggiate in Corso Vittorio Emanuele all’ombra dei portici, tra i più lunghi d’Europa. Fermatevi per un caffè in Piazza Cavour, cuore della vita cittadina, e ammirate le facciate del Palazzo Comunale e della Cattedrale di San Marco. Impossibile non notare il suo campanile in stile gotico, alto ben 72 metri. Alle porte di Pordenone, visitate alcuni dei borghi più belli del nord Italia, come Sacile, sul fiume Livenza, e Polcenigo, immerso nel verde. A San Vito al Tagliamento potrete ammirare ciò che resta del borgo medievale, come il fossato e il castello affrescato. Per un momento di relax lontano dalla città, raggiungete il Lago di Barcis. Questo angolo di paradiso, inserito nel Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, è il luogo perfetto per chi ama praticare sport come vela, surf e canoa, ma anche per fare escursioni a piedi o in mountain bike. Infine, per gustare la cucina tipica friulana è da provare il Frico con la polenta e il salame con l’aceto: sapori davvero tradizionali.

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Udine
Udine

La città di Udine fu nel Duecento il cuore dell’identità culturale, il mercato e crocevia di traffici, anche transalpini, della giovane Patria del Friuli, l'istituzione, nata nel 1077, che riunì fino al XV secolo il Friuli e molti altri territori in un unico organismo statuale, che per l'epoca raggiunse forme di organizzazione civile molto avanzate. Ai piedi del colle, testimonia la plurisecolare unione alla Serenissima, la piazza della Libertà, con i suoi spazi, logge e scorci, in cui l’architettura veneziana, gotica e rinascimentale, appare genialmente radicata in terraferma. È ben noto poi che nel palazzo del vescovo venne a dipingere storie bibliche, con inimmaginabile freschezza di colore, il Tiepolo trentenne. Udine è una città che non conosce stagioni e i pretesti per visitarla sono molteplici, come per esempio il mercatino “Robis di une volte”, dedicato all’antiquariato e al brocantage, ogni seconda domenica del mese. Città di forte valenza enogastronomica, è punto di convergenza di tutte le produzioni tipiche del Friuli: prosciutti, formaggi, vini, grappe e quant’altro. La visita è raccomandata al buongustaio per il numero e il valore delle osterie oltre che per le tante botteghe dei sapori. In tal senso ricopre ruolo ufficiale la Casa della Contadinanza, sul piazzale del Castello, riproposizione di un’antica osteria entro gli spazi di un edificio storico.

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Gorizia
Gorizia

Gorizia La “città in trincea” a confine tra mondo latino e slavo Punto di congiunzione fra le culture romanze, slave e germaniche per la sua posizione di confine con la Slovenia, Gorizia ospita diversi luoghi di interesse storico. Immancabile una visita al Castello, fortificazione dell’XI secolo poi ampliata nel Seicento, e al Palazzo Coronini Cronberg, nel centro città, corrispondente all’antico borgo di Grafenberg. Circondato da un pittoresco parco di gusto romantico, l’edificio si sviluppa in 15 sale interamente arredate. Per cogliere lo spirito di questa “città in trincea” visitate il Museo della Grande Guerra, ospitato nei suggestivi sotterranei delle cinquecentesche Case Dornberg e Tasso. Una preziosa testimonianza degli eventi bellici del 1917 con la disfatta di Caporetto, la successiva vittoria sul Piave e infine l’armistizio italo-austriaco del 1918. A soli 3 chilometri dalla città si trova il giardino botanico di Luciano Viatori, anche noto come Giardino delle Azalee per le 500 varietà di azalee raccolte, accanto a rododendri, rose rare, camelie e magnolie. L’incantevole passeggiata di circa un’ora è resa più agevole da una studiata rete di vialetti e passerelle di legno. Il periodo ideale per le visite è in primavera, tra marzo e giugno, quando ha inizio la fioritura.

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Relax e benessere
Arta Terme

Arta Terme

Arta Terme, perla della Carnia, tra benessere, itinerari alpini e culti arcaici È una piccola località friulana della provincia di Udine, a 442 metri di altezza, 10 chilometri dal confine austriaco e 20 da quello sloveno: Arta Terme, ha molte ragioni per meritare una vostra visita. Il paese, adagiato nella Valle del But che collega Tolmezzo con l'Austria attraverso il Passo di Monte Croce Carnico, è noto fin dall’epoca romana per le sue acque: dalla Fonte Pudia sgorga l’acqua sulfurea che da secoli dispensa cure e benessere e che ha reso Arta anche un'apprezzata stazione termale, luogo perfetto per ritemprare il corpo e lo spirito e punto di partenza ideale passeggiate ed escursioni tra malghe e rifugi. Le terme di Arta e le sue acque portentose, amate dal Carducci Racchiuse in una conca verde, le Terme di Arta si trovano all'interno di un complesso, il Palazzo delle acque, formato da 2 strutture collegate. La prima, che risale agli anni 60 del secolo scorso ed è stata progettata dall’architetto Gino Valle, è un edificio dal tetto orientaleggiante, la seconda è più recente. Le sue sale vi inviteranno a rilassarvi tra saune e bagno turco o a rigenerarvi sotto le docce emozionali e lungo il percorso Kneipp; tutt’intorno si estende un bel parco attrezzato dove potrete dedicarvi al minigolf, al tennis, o ristorarvi nella piscina con idromassaggio. Un consiglio: non lasciatevi scoraggiare dall’intenso odore sulfureo delle acque che sgorgano dalla Fonte Pudia, il cui nome deriva dal participio latino putens e allude al suo odore non esattamente gradevole, perché è proprio in virtù della ricchezza di minerali delle sue acque, che le Terme di Arta sono in grado di proporre percorsi riabilitativi altamente specializzati e cure per svariate affezioni, a partire da quelle delle vie aeree. Da secoli infatti le loro proprietà medicamentose attraggono nella località carnica turisti e pazienti: tra le personalità più celebri si annovera anche Giosuè Carducci, che ad Arta dedicò una delle sue poesie, Il comune rustico. Escursioni tra storia e scorci spettacolari Piano d’Arta, a una manciata di chilometri da Arta Terme, è un ottimo punto di partenza per una serie di passeggiate che vi permetteranno di scoprire meglio il territorio: se amate il trekking, la prima destinazione da affrontare è sicuramente il monte Zoncolan, uno dei contesti montuosi più noti del Friuli Venezia Giulia, sede di un rinomato comprensorio sciistico d’inverno e attraversato d’estate da itinerari panoramici, tra pascoli fioriti, boschi e malghe. Non dovete perdere, nei dintorni di Arta Terme, la località di Zuglio, l’antico Iulium Carnicum, florido centro economico e commerciale in epoca romana, fondato tra il 58 e il 40 a.C. e divenuto colonia nel I secolo d.C. Nei pressi del suo Museo archeologico, potrete ammirare i resti del foro romano e i reperti rinvenuti nel corso degli scavi. Sulla strada di ritorno verso Arta, merita una visita per il suo valore architettonico anche la pieve matrice di San Pietro nei pressi di Zuglio, una chiesa gotica costruita su una precedente pieve romanica, di cui sopravvivono ancora le finestre: all’interno, la chiesa conserva un altare ligneo di Domenico da Tolmezzo, capolavoro dell’arte rinascimentale, un organo in stile barocco, e due tele realizzate tra il XVI e il XVIII secolo, che raffigurano la conversione di San Pietro e la consegna delle chiavi al Santo. Alla scoperta delle antiche tradizioni carniche Proprio in questa pieve si svolge ogni anno, in occasione della festività dell'Ascensione, il cosiddetto Bacio delle croci, una delle ricorrenze sacre più sentite, che risale a un culto antichissimo, probabilmente di origine medievale: seguendo una serie di sentieri tra i boschi, i fedeli portano in processione fino alla pieve di San Pietro le preziose croci astili, crocifissi da processione posti su un’asta, custodite durante l’anno nelle chiese delle vallate vicine. E se passate da Arta Terme durante le feste natalizie, oltre a visitare il mercatino di natale, potrete rivivere un'antica tradizione carnica che si celebra ogni anno, dal 26 dicembre fino all’Epifania: quella della Stele di Nadal, una processione di fedeli capitanata dai Re magi che, intonando canti e sorreggendo tra le mani una stella di legno decorata con fiocchi di carta colorata e un lume al centro, passano di casa in casa per annunciare la nascita del Salvatore. E a tavola i cjarsòns, piatto simbolo della tradizione carnica Non potete ripartire senza esservi lasciati tentare dalle delizie della tradizione gastronomica friulana. Nelle botteghe del territorio si possono acquistare miele, distillati di prugne e pere, formaggi e soprattutto i tipici cjarsòns, uno dei piatti simbolo della Carnia: agnolotti fatti a mano, ripieni di erbe officinali e spezie, solitamente conditi con burro fuso e ricotta affumicata. Proprio ai cjarsòns è dedicata una sagra che si tiene ogni anno, la prima domenica di agosto, ad Arta Terme, in località Val Rivalpo.
La regione

Friuli-Venezia Giulia, regione di confine incastonata tra mare e monti

Dalla Barcolana di Trieste all’armonia dell’architettura di Udine, dalle piste da sci di Piancavallo all’incanto dei Laghetti di Fusine, dalle pedalate sul Kaiser Zoncolan alla discesa nella Grotta Gigante, il Friuli-Venezia Giulia vi regalerà una vacanza indimenticabile

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