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Enogastronomia
Itinerario enogastronomico in Valle d’Aosta

Ai piedi del Monte Bianco: Pré-Saint-Didier, Courmayeur, Entrèves e Cogne

Tipologia
Percorso in auto
Durata
4 giorni
Numero Tappe
4
Difficoltà
Facile

Courmayeur, Pré-Saint-Didier, Entrèves e Cogne: quando si pensa alla Valle d’Aosta, è difficile non immaginare la stagione sciistica invernale, le escursioni in montagna o un weekend di relax nelle terme storiche. E invece questa regione ha molto altro da offrire, tanto agli amanti dello sport e dell’outdoor quanto ai buongustai. 

Dalle eccellenze casearie ai cereali di montagna, la tradizione valdostana è unica nel suo genere. Tra i formaggi è sicuramente la fontina la protagonista. Ma questo prodotto Dop è affiancato dall’altrettanto prelibato fromadzo, un formaggio vaccino a pasta semidura Dop, così come dal reblec de crama a pasta molle dalla consistenza cremosa, dalla toma di Gressoney, dal seras, ottenuto dal siero residuo della fontina o della toma, oppure dal salignön, una ricotta cremosa dal sapore piccante e speziato. Sul fronte dei cereali, invece, la Valle d’Aosta è nota per l’utilizzo dei grani antichi in sostituzione del frumento. Con la segale che è impiegata nella lavorazione di pani e focacce e anche di dolci. La tradizionale salsiccia di carne di bovino e lardo di maiale, nota come saouseusse, è un must da assaporare come antipasto o in un tagliere di affettati. Così come su un tagliere non può mancare il boudeun o boudin, un sanguinaccio fatto con cubetti di lardo, patate bollite, barbabietole rosse e sangue suino o bovino – oltre a vino e spezie. Chi apprezza i tagli magri sarà felice di provare la mocetta o motsetta, una carne essiccata e aromatizzata tipica delle Alpi Occidentali. Infine, il prosciutto alla brace di Saint-Oyen, dal sapore caratteristico, per via della salamoia floreale e dell’innaffiatura di birra artigianale. Ma ogni località si distingue per le proprie eccellenze enogastronomiche. Dalla crema di Cogne da gustare al cucchiaio, alle ostriche accompagnate da una flûte di vino sulle piste di Courmayeur, un viaggio nella regione saprà regalare gioie per il palato.

Pré-Saint-Didier, tappa di terme storiche e formaggi

Pré-Saint-Didier, tappa di terme storiche e formaggi

Partendo da Pré-Saint-Didier, una giornata alle terme storiche è sicuramente il miglior inizio. QC Termemontebianco Spa & Resort è un 4 stelle alle pendici del Monte Bianco circondato dal panorama delle Alpi e dei boschi. Dopo una notte di riposo in questo luogo incantevole, ci si può dedicare alla scoperta dell’enogastronomia locale al ristorante Le Chapiteau 1861, a pochi minuti a piedi. Un locale tipico che risale alla seconda metà del Settecento, una tappa da non perdere per gustare piatti regionali, dalla zuppa valdostana alla polenta, dai funghi agli antipasti di salumi, ai plateau di tome locali. Per portare un po’ di Pré-Saint-Didier a casa, è consigliata una sosta alla Cooperativa Produttori Latte e Fontina, nata nel 1957 e ancora oggi una garanzia di qualità per l’acquisto di fontina Dop, toma di Gressoney, fonduta alla valdostana e la fontìfette.

Courmayeur, di lusso e gourmet

Courmayeur, di lusso e gourmet

In dieci minuti di auto si raggiunge Courmayeur, una delle mete sciistiche più rinomate. Per dormire, Le Massif è uno chalet di lusso che offre trattamenti e percorsi benessere e momenti gourmet, in centro. All’interno, il ristorante gastronomico LM38, presieduto dallo chef stellato Alfredo Russo, è la più recente delle quattro proposte dell'hotel. Qui la cucina è quella tradizionale di montagna, realizzata con ingredienti locali e prodotti d’eccellenza, da gustare in una cornice montana di colori e materiali alpini, rivisitati in chiave contemporanea. Nel centro storico, il ristorante Cadran Solaire della famiglia Garin racconta la propria storia attraverso i piatti della tradizione, i vini locali accuratamente selezionati e gli ambienti in stile country chic. Da provare la costoletta alla valdostana, gli gnocchi della maison e il tagliere di salumi locali, tra cui la mocetta, la coppa al ginepro e il boudin. Anche il Grand Hotel Royal e Golf è un luogo di lusso con una bella proposta gastronomica. Nato nel 1854, ha ospitato personaggi illustri, come la regina d’Italia Margherita di Savoia. Il Pastificio Gabriella è un vero paradiso per acquistare pasta fresca, all’uovo, di semola, di grano duro e tenero, di soia e tanti altri prodotti di produzione propria, come formaggi, salumi, olio extravergine d’oliva. Il panificio Pan per Focaccia è perfetto per pane e panini farciti, pizze, focacce, crêpes, crostatine e prodotti da forno dolci o salati. L’alimentare Panizzi propone invece prodotti caseari, come lo yogurt artigianale da latte di mucche di proprietà, o la fontina – inclusa quella d’alpeggio – e i formaggi di latte di capra o di mucca. Ma anche affettati, insaccati, fonduta e conserve.

Entrèves, la cucina degli chalet di montagna

Entrèves, la cucina degli chalet di montagna

A nord di Courmayeur, nella località sciistica di Entrèves, la Brasserie La Sapinière, situata in uno chalet, sembra essere rimasta inalterata nel tempo, e offre un’esperienza culinaria tra tradizione e creatività. Nel cuore del paese, La Maison de Filippo è il ristorante storico più conosciuto, con ambienti dall’atmosfera casalinga, un menu di piatti di cucina valdostana sin dal 1965, e il giovane sommelier, Altai Garin, che scopre la sua poderosa cantina raccontando le caratteristiche del territorio. A pochissimi passi l’Auberge de la Maison, da cui si gode una vista maestosa del Monte Bianco, ha un ristorante di rustica bellezza – L’Aubergine – dove assaporare piatti realizzati con le migliori materie prime di produttori locali o dell’orto dell’albergo stesso, sulla terrazza baciata dal sole o nella sala con il camino in inverno.

Sulle tavole di Cogne, dalle fondute ai salumi, dai dolci ai vini

Sulle tavole di Cogne, dalle fondute ai salumi, dai dolci ai vini

Dopo qualche giornata passata tra Pré-Saint-Didier e Courmayeur, un altro luogo caratteristico è Cogne, finestra sul massiccio del Gran Paradiso dall’anima bucolica. Lasciando Courmayeur in direzione Cogne, una tappa intermedia è la Vinosteria Antirouille di Aymavilles. Una piccola enoteca in un comune dalla grande vocazione vitivinicola: circondato dalle vigne, è il luogo per una merenda o un buon tagliere di salumi e formaggi e un calice del territorio. E per chi ricercasse un posticino più caratteristico, a meno di trenta minuti di auto si trova il ristorante Lou Bequet, a Cretaz, all’ingresso del Parco nazionale Gran Paradiso. Si è accolti in un ambiente caldo, dominato dal camino centrale e dalla grande vetrata affacciata sul prato di Sant’Orso, e si gustano i piatti di cucina tradizionale tra cui l’apprezzata zuppa del Gran Paradiso nelle sue variazioni stagionali. Giungendo a Cogne, l’hotel Du Grand Paradis, della fine dell’Ottocento, è il più antico del centro, con ambienti dal carattere senza tempo, ricchi di fascino e la Spa privata La Baita. Anche a Cogne non mancano posticini da non perdere. Il primo dei ristoranti da provare è Bar à Fromage, con una cucina fortemente radicata nella tradizione: dalla raclette alla polenta pasticciata, passando per i piatti come la favô e l’ecorce de sapin, qui la montagna è presente in ogni singolo boccone. Fa parte del Bellevue Hotel & Spa, albergo storico dal 1925, con camere dotate di forte carattere, Spa, saune, piscine, grotte relax, centro benessere. Anche sul fronte del gusto, la struttura garantisce una bella proposta: dalla terrazza per le grigliate estive, ai vari ristoranti gestiti dall’hotel stesso. Il Bellevue ad esempio conta su una cantina dei vini, dei formaggi e su un orto dalla singolare forma circolare, che fornisce a chef e barman erbe officinali freschissime. Risalendo la rue Grand Paradis, La Maison du Goût è uno dei più antichi negozi di alimentari dove trovare i pani del Gran Paradiso, pani integrali alla frutta e il mécoulin di Cogne, un panino dolce con l’uvetta. E poi salumi, formaggi, vini ed eccellenze locali come la motsetta di Cogne, il lardo d’Arnad, le tome, le fontine ed etichette provenienti da vigneti autoctoni. A pochissimi passi un ristorante che è un tuffo nella tradizione: La Brasserie du Bon Bec, con piatti popolari, semplici, anch’esso di proprietà del Bellevue Hotel & Spa. Le specialità sono le lumache e la fonduta valdostana e chinoise, e poi l’assiette valdôtaine, gli gnocchetti di polenta, la frecachà, la tartiflette e la pierrade.

A 30 metri, Perret è un’istituzione in fatto di dolci. Il proprietario Stefano Vassoney ha reinventato il dolce simbolo del paese, la crema di Cogne. Risalendo via Bourgeois, si trova la Boutique Agricole, il negozio di alimentari “de la ferme à la table”. Punto vendita diretta degli allevatori e degli agricoltori locali, con insaccati, formaggi, frutta e verdura, una buona selezione di vini, grappe, distillati e birre artigianali. Da non perdere nemmeno la Lou Tsaven de Noutra Tera, piccola bottega gastronomica di prodotti agricoli. In patois (il dialetto locale delle valli) “lou Tsaven” indica la cesta in cui, in passato, si usava riporre frutta, verdura e altri alimenti. Così, i viaggiatori possono ripartire con il cesto di eccellenze locali.

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