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Enogastronomia
Molise

Molise, piccolo e gustoso scrigno di pietanze e di prodotti “identitari”

Scoprite una terra, tra le meno conosciute d’Italia, ricca di sorprese per tutti i palati.

3 minuti

Non solo monti, colline e vallate, ma anche una rete di tratturi, sentieri e cammini che, come vene e arterie, infondono vitalità e tradizioni alla regione: sono i segni lasciati da antichi popoli e da civiltà pastorali, che ancora abitano con la loro eredità in borghi e villaggi puntellati sul territorio.

Una cartolina vivente da scoprire, sperimentare e assaggiare al ritmo della natura, che nutre i frutti della terra e le specialità del mare. 

Ce n’è davvero per tutti i gusti, a cominciare dal pane, come quello di Venafro, e dalla pasta, come i cavatelli o i fusilli (che hanno origine proprio in Molise). 

Passate al mondo dei salumi: come il capofreddo (coppa molisana), simile in parte alla soppressata calabrese, con gli scarti di maiale, in particolare testa e zampe; il guanciale, o vrucculare, dal sapore più caratteristico rispetto alla pancetta; la salsiccia di fegato di Rionero Sannitico, con sale, pepe, aglio, buccia d’arancio, e a volte peperoncino; la Signora di Conca Casale, insaccato di carne suina dalla forma irregolare, che ricorda un pallone da rugby.

Un altro cosmo è quello dei formaggi: si parte dal caciocavallo di Agnone, dalla crosta dura e dal colore giallo paglierino, dal formaggio di Pietracatella, stagionato nelle grotte del paese, e dalla stracciata, a pasta molle e filata, per arrivare al Caprino di Montefalcone del Sannio, al pecorino di Capracotta, alla manteca, o burrino, fatta da un cuore di ricotta o burro, e alla scamorza molisana, prodotta con latte di vacca di razza Bruna alpina.

Tra le altre eccellenze, ricordate l’olio extravergine Molise Dop, il tartufo, in particolare quello bianco, e la cucina a base di pesce, come “u vredette”, il brodetto o zuppa di pesce, di Termoli.

Non dimenticate il pianeta dolci con i confetti ricci di Agnone, le cancelle (o ferratelle) o i piccillati (frolla di olio e vino ripiena di confettura d'uva). Il tutto accompagnato da calici di Tintilia, di Biferno, di Molise e di Pentro, le quattro Doc della regione. 

Tra Campobasso e Capracotta, alla ricerca di antichi sapori

Tra Campobasso e Capracotta, alla ricerca di antichi sapori

"Cavatielle e carne e puorche" (cavatelli e carne di maiale) insieme ai “crjuoli” (maccheroni alla chitarra), vi accolgono a Campobasso, capitale del regno molisano, che vi propone anche il suo classico ragù preparato con la "brasciola": fetta di carne arrotolata intorno a uova sode, lardo di prosciutto e salsiccia.

Bojano, a circa 40 chilometri, vi offre la sua celebrità, la mozzarella fior di latte, esportata in tutta Italia mentre a Campitello Matese, che raggiungete in 17 chilometri, è di scena la polenta preparata con le salsicce paesane o con le verdure e i legumi locali, come i fagioli di Letino

È la volta di Isernia, seconda e ultima provincia del Molise, dove trionfa la cipolla, dalla forma schiacciata e dal sapore particolarmente dolce: provate per credere la cipollata, la frittatona con abbondanti cipolle, tipica della zona. 

Raggiungete Pescolanciano, la porta dell’Alto Molise, dove trovate di nuovo la polenta, ma qui tagliata con il filo, mentre in 11 chilometri siete nel territorio di Pietrabbondante, dove trovate lo scattone con pasta fresca, acqua di cottura e vino rosso (compresi Torella del Sannio, Poggio Sannita e Bagnoli del Trigno).

Ecco Agnone, più a nord, che sforna nel periodo natalizio la zuppa alla Santè, antica preparazione con brodo di gallina e ingredienti legati alla zona, a partire dal caciocavallo, con pallottine di carne di manzo e pane raffermo fritto o alla brace. Proseguendo per 18 chilometri si arriva a Capracotta, il regno della pezzata di pecora, ricetta molisana legata alla transumanza, e della zuppa di lenticchie con patate e cicoria. Una nota anche per il tartufo bianco e le castagne di cui il territorio è ricco.

Piatti tipici

Piatti tipici

Cavatelli con la ventricina 

È il tipo di pasta tra i più utilizzati, in dialetto “cuzzutill”, che potete preparare semplicemente con uova, farina, acqua, e insaporire con un sugo a base di ventricina, uno dei salumi più antichi e pregiati della tradizione norcina molisana.

Ostie ripiene di Agnone

Se vi trovate in zona nel periodo natalizio, provate le candide cialde di ostie ripiene di noci, mandorle spellate, miele, zucchero, cioccolato fondente e cacao amaro.

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