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Cicloturismo
Campania a due ruote

Pedalare in Campania, tra le montagne e la Costiera Amalfitana

Tipologia
Percorso in bici
Durata
4 giorni
Numero Tappe
4
Difficoltà
Medio

Un itinerario di 4 giorni attraverso la Campania, dal Parco Regionale del Matese fino all’Alta Valle del Sele. In mezzo a boschi e grotte, con una sosta rigenerante alle terme di Telese e il sapore croccante delle mele annurca della Valle di Maddaloni. Finché non appare il profilo del Vesuvio e il mare abbagliante della Costiera Amalfitana che riempie gli occhi e il cuore e dà la carica per affrontare le ultime salite fino a Laviano. Sarà un viaggio pieno di meraviglia, che spazza via ogni stanchezza.

Giorno 1

Ottaviano, ai piedi del Vesuvio

Ottaviano, ai piedi del Vesuvio

L’itinerario inizia da Guardiaregia nel Parco Regionale del Matese, un’area carsica ricca di grotte e ricoperta di boschi: paesaggi mozzafiato assicurati. Godetevi la discesa verso Bocca della Selva. Attraverserete Cusano Mutri, noto per la sagra del fungo porcino, e Cerreto Sannita, dove si produce un ottimo olio di oliva extra vergine, poi raggiungerete Telese Terme, con l’omonimo lago, nel cuore della Valle Telesina. Qui sgorgano sorgenti di acqua sulfurea che alimentano gli stabilimenti termali. La zona era nota già ai romani e a pochi chilometri dal centro abitato rimangono le rovine dell’antica Telesia.

Dopo una sosta alle terme per riposare le gambe procedete verso la Valle di Maddaloni dove si coltiva la famosa mela annurca. Fermatevi ad ammirare i Ponti della Valle, un viadotto a tre ordini realizzato nel Settecento da Luigi Vanvitelli su ispirazione degli antichi acquedotti romani. Quando fu costruito era il ponte più lungo d’Europa, capace di resistere a tre violenti terremoti. Visitate anche il castello di Maddaloni e il Santuario di San Michele e Santa Maria del Monte. La destinazione finale di oggi è Ottaviano, ai piedi del Vesuvio, dove si trova il Castello Mediceo.

Giorno 2

Maiori, lungo la Costiera Amalfitana

Maiori, lungo la Costiera Amalfitana

La seconda tappa comincia dirigendosi verso il mare passando da Pompei, che val la pena visitare concedendovi una prima sosta. Da Castellammare di Stabia inizierete a seguire la costa fino a Vico Equense per proseguire con un divertente saliscendi sui Monti Lattari, nel bel mezzo della penisola sorrentina. Prendete fiato, siete appena arrivati sulla Costiera Amalfitana. Concedetevi una sosta a Positano per un giro tra le viette tutte scale che portano alla spiaggia di Marina Grande, dove fare un bagno rigenerante prima di ripartire.

Da qui in poi percorrerete la via costiera attraversando Amalfi. Tenetevi pronti a scattare mille foto. Se le gambe non sono troppo stanche, fate una deviazione fino a Ravello per visitare le sue ville e affacciarvi dalla Terrazza dell’Infinito, poi sostate a Minori per assaggiare i dolci del celebre pasticcere Sal De Riso. Il giro di oggi si conclude poco più avanti, nella splendida Maiori.

Giorno 3

Acerno, pronti alla salita?

Acerno, pronti alla salita?

La terza tappa prosegue lungo la Costiera Amalfitana dirigendosi verso l’affascinante borgo marinaro di Cetara, costruito a ventaglio lungo la costa. Toccherete anche Vietri sul Mare, celebre per le sue ceramiche. Fermatevi a Salerno per visitare il castello di Arechi e il Duomo e salutare il mare. Da qui in poi vi inoltrerete nuovamente verso l’entroterra in direzione Giffoni Valle Piano, noto per il festival del cinema dei ragazzi. Le pendenze si fanno sentire salendo verso il monte Telegrafo, poi si scende verso Acerno dove si conclude la tappa di oggi.

Giorno 4

Laviano, nell’Alta Valle del Sele

Laviano, nell’Alta Valle del Sele

L’ultima tappa inizia pedalando in salita fino ai 1100 metri di Monte Balzata da cui comincia la discesa verso Calabritto, celebre per le sue 14 cascate con oltre 23 salti. Da qui in poi si continua intorno a quota 440/500 fino a raggiungere Laviano nell’Alta Valle del Sele, parte della Riserva Naturale Monti Eremita. Qui si trova anche un adrenalinico ponte tibetano alto 80 metri e lungo 90. L’ideale per non rinunciare all’avventura anche dopo essere scesi dalla sella.

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