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Natura
Abruzzo

Le tappe della Via dei Lupi nel Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise

3 minuti

“I lupi sono liberi: si inchinano alle leggi del branco, ma quando non c’è più posto tra i fratelli abbracciano la vita solitaria e vanno in cerca di nuovi spazi”. Così Carlo Grande scriveva nel suo libro La Via dei Lupi.
Non solo una bella storia da leggere, ma anche un’esperienza da vivere: la Via dei Lupi è un cammino di conoscenza e di immersione nella natura dell'Appennino Centrale.

Il percorso della Via dei Lupi

Il percorso della Via dei Lupi attraversa 4 aree Protette Regionali dell'Appennino laziale e abruzzese e si estende per 14 tappe, da Tivoli a Civitella Alfedena, con una lunghezza complessiva di 215 chilometri di pura meraviglia.
Il tragitto include anche un anello all’interno del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise in 5 meravigliose tappe. Imperdibile per la sua bellezza e biodiversità.

Alla scoperta del lupo appenninico

Il lupo appenninico, animale simbolo della fauna selvatica, è indubbiamente una presenza affascinante in un territorio già ricco di fascino: si riproduce in maniera stabile e regolare, si nutre quasi esclusivamente delle prede naturali presenti nei diversi ambienti che caratterizzano la zona e diventa promotore naturale del rewilding, il ritorno allo stato selvatico e naturale di alcune aree grazie a politiche mirate alla salvaguardia del territorio.

L'obiettivo della Via dei Lupi è quello di aiutare la natura selvaggia a riprendersi i suoi spazi, permettendo agli animali di tornare a popolare i loro territori.
Per riuscirvi è importante rinaturalizzare le aree protette con spazi ad hoc, ristrutturando stazzi e stradine e creando una nuova forma di turismo ecospostenibile.

Le tappe abruzzesi della Via dei Lupi

Le tappe della Via dei Lupi in Abruzzo interessano diverse mete dal fascino indiscutibile: la prima riguarda il territorio di Morino con la Riserva di Zompo Lo Schioppo, nella Valle Roveto, in cui la cascata naturale più alta dell’Appennino scende a valle dalle cime dei Monti Cantari con un salto di oltre 80 metri.
La cascata, spettacolo mozzafiato, deve il nome alla parola dialettale “zompo”, che significa appunto salto e si trova ai piedi delle bellissime faggete del Viglio e del Crepacuore, un’area protetta con la Riserva Naturale Regionale che si estende su una superficie di 1025 ettari. Il bosco al suo interno è molto suggestivo.

La seconda tappa è a Civita D'Antino, nota per la bellezza dei suoi luoghi. Il borgo, tra la fine dell'Ottocento e l’inizio del Novecento, fu eletto a domicilio da numerosi artisti, tra i quali una folta schiera di pittori danesi radunati intorno al maestro Kristian Zahrtmann. Il territorio permette facili e tranquille passeggiate nella Pineta, verso la sorgente di San Francesco, al santuario della Madonna della Ritornata e al laghetto Pratelle. La scalata al monte Viglio regala una vista impareggiabile.

La meravigliosa tappa successiva è a Pescasseroli, sorta ai piedi di uno sperone roccioso, circondata da montagne bellissime e punteggiata da estesi boschi centenari di faggi, pini, abeti, aceri, querce. Si trova in una delle zone montane più suggestive d'Italia, grazie alla straordinaria varietà della flora e della fauna locali. Il clima asciutto e salubre la rendono il luogo ideale per tutte le stagioni: dalla bella estate all'inverno dedicato agli sport invernali nell'omonima stazione sciistica.
Il centro storico è caratterizzato dai tipici edifici e ogni anno, a giugno, si tiene la tradizionale Infiorata del Corpus Domini: lungo le vie del centro storico vengono realizzati tappeti di fiori che decorano le antiche viuzze del paese e l’imponente viale Gabriele d’Annunzio.

Si attraversa poi Passo Godi, meta per appassionati della natura e dello sport, grazie alla stazione sciistica che si trova sulla linea di confine tra le due grandi aree protette dell’alta Valle del Sagittario e l’Alto Sangro. Un tempo via di transito dei pastori, è facilmente raggiungibile dai centri abitati di Scanno e Villetta Barrea e si trova nel Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise.

L’ultima tappa della Via dei Lupi in Abruzzo passa per Civitella Alfedena, uno dei borghi medievali più piccoli dell'Abruzzo. Vale la pena fermarsi ad ammirare le ricche architetture del Seicento e del Settecento e le atmosfere del borgo, tra vicoli strettissimi e antiche case in pietra. Il territorio circostante è meta ideale per gli amanti del trekking: alle spalle di Civitella si distende l’Anfiteatro della Camosciara e ai suoi piedi lo splendido lago di Barrea, da esplorare a piedi o in bici. A raccontare un aspetto fondamentale di questo territorio c’è il Museo del Lupo Appenninico.

Il cammino è promosso da un’organizzazione no-profit sostenuta da varie realtà del territorio. 

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