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Cicloturismo

L’Abruzzo a pedali tra natura e borghi storici

Un’esplosione di natura impreziosita da borghi antichi e architetture sacre millenarie: 5 itinerari abruzzesi per pedalare nel verde e nella storia

3 minuti

Pedalare in terra d’Abruzzo significa immergersi in una natura fatta di parchi, colline, mare e laghi, su percorsi spesso impegnativi che si insinuano scenograficamente tra borghi antichi e architetture sacre millenarie: ecco 5 itinerari cicloturistici perfetti per una vacanza attiva nel verde e nella storia. Uno scenario di ampio respiro.

Da L’Aquila al piano di Campo Felice

Da L’Aquila al piano di Campo Felice

È L’Aquila il punto di partenza e arrivo di questo itinerario impegnativo lungo 70 chilometri. Qui si visitano le bellezze del centro storico nelle sue zone attualmente fruibili, come piazza Duomo con la cattedrale dei Santi Massimo e Giorgio e la chiesa di Santa Maria del Suffragio, nota come chiesa delle Anime Sante, il Castello Spagnolo, la Fontana Luminosa e la Fontana delle 99 Cannelle. Passando per Lucoli con l’abbazia benedettina di San Giovanni Battista si prosegue nella natura salendo, attraverso la piana di Campo Felice, fino ai monti del Sirente-Velino e Monti della Duchessa. Sulla via del ritorno meritano una visita gli affreschi quattrocenteschi della chiesa di San Panfilo a Villagrande. 

Panorami teramani: dal Gran Sasso all'Adriatico

Panorami teramani: dal Gran Sasso all'Adriatico

Il percorso parte dalla località balneare di Roseto degli Abruzzi, con il suo borgo medievale di Montepagano, per poi addentrarsi nelle colline dell’entroterra teramano, alle pendici del Gran Sasso, dove c’è la Riserva Naturale Regionale del Borsacchio in cui nidifica il Fratino. Sul tragitto si possono visitare Noverasco con la chiesa di San Clemente al Vomano e l'antico borgo, e Castellalto con il borgo medievale murato di Castelbasso rimasto quasi come allora. Nell’antichissima Canzano, dopo una visita alla chiesa della Madonna dell’Alno, non si può non gustare il tacchino alla canzanese, piatto della tradizione locale. L’itinerario misura quasi 70 chilometri ed è di media difficoltà.

Tra Parchi Nazionali e Altipiani Maggiori

Tra Parchi Nazionali e Altipiani Maggiori

Una pedalata impegnativa di oltre 150 chilometri che prende avvio da Sulmona, patria di Ovidio e dei confetti tipici, per poi immergersi in piena natura. Si raggiungono infatti il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise con le cinque faggete vetuste Patrimonio Unesco, gli Altopiani Maggiori con le località di Castel di Sangro, Roccaraso, Rivisondoli e Pescocostanzo, e il Parco Nazionale della Maiella, alle porte della ferrovia ottocentesca Sulmona-Isernia nota come la Transiberiana d’Italia per la bellezza del suo itinerario turistico su treni storici. Notevoli, sul percorso, i borghi di Castrovalva sospeso tra cielo e terra, Scanno con il lago a forma di cuore (quando visto da un punto preciso), Barrea con il lago dorato, e la Riserva naturale del lago di San Domenico.

Dal mare alle colline attraverso la pineta

Dal mare alle colline attraverso la pineta

Si pedala lungo la costa, tra le pinete che fiancheggiano il lungomare di Pineto e l’Area Marina Protetta del Cerrano, su una pista ciclabile che raggiunge Silvi Marina facente parte del Corridoio Verde Adriatico. Immancabile un assaggio di brodetti e frittura di paranza, specialità della cucina di mare a base di pesce dell'Adriatico. Spostandosi verso la collina si visitano il borgo medievale di Mutignano, l’originaria Pineto, circondato dai calanchi, e la città d’arte di Atri, museo a cielo aperto tra natura e opere architettoniche come la Cattedrale rinascimentale di Santa Maria Assunta. Qui le degustazioni tipiche hanno il sapore di pecorino, liquirizia e Pan Ducale. L’intero percorso misura una quarantina di chilometri, con media difficoltà. 

Da Caramanico Terme nel cuore del Parco della Majella

Da Caramanico Terme nel cuore del Parco della Majella

Un itinerario nel Parco Nazionale della Majella con partenza e arrivo a Caramanico Terme, antico centro termale, appartenente all’Associazione I Borghi più belli d’Italia, immerso nella verdissima Riserva Naturale Valle dell’Orfento, dove sorge il suggestivo Eremo celestiniano di San Giovanni all’Orfento incastonato nella roccia. Proseguendo nella Riserva Naturale Valle dell’Orta si incontrano invece il castello di Salle perfettamente conservato, il santuario neolitico di Bolognano, e il borgo di San Valentino in Abruzzo Citeriore, un altro tra I Borghi più belli d’Italia, caratterizzato da scenografiche gradinate e dal suo nucleo antico in cima al colle con il Castello Farnese e la Cattedrale.

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