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Città d'arte
Sicilia

Catania, città del barocco dall’energia grintosa

4 minuti

Ai piedi dell’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa, e affacciata sulla costa orientale della Sicilia, c’è Catania, uno dei centri più importanti del barocco siciliano.

Vi basterà una breve passeggiata per le vie del centro storico per capire perché l’UNESCO abbia deciso di tutelare le sue architetture dichiarandole Patrimonio dell’Umanità: Catania è un’imponente scenografia a cielo aperto. I suoi monumenti barocchi, caratterizzati da facciate bicrome, vennero realizzati accostando ai marmi candidi il nero della pietra lavica.

Preparatevi a fare la spesa in mercati popolari che non credevate esistessero più, a tuffarvi in acque cristalline che bagnano spiagge di sabbia e pietra vulcanica nera e assaggiare piatti di una tradizione culinaria che vi farà arrendere a qualunque proposito di dieta.

Storia e curiosità su Catania

Storia e curiosità su Catania

La storia di Catania comincia nel 729-728 a.C., quando alcuni coloni greci provenienti da Naxos fondarono Kατάvη, Katane. Dopo un periodo di dominazione siracusana, nel 263 a.C. la storia della città prosegue sotto i romani. La città subirà nei secoli le stesse sorti del resto della Sicilia tra dominazioni, distruzioni e rinascite. A partire dal 1402 fino al 1416, con il re aragonese Martino I di Sicilia, Catania divenne capitale del Regno di Sicilia.

Due gravissime catastrofi naturali, l’eruzione dell’Etna del 1669 e il terremoto del Val di Noto del 1693, colpirono Catania nell'era moderna. Dalla seconda rinascerà rivestendosi con lo stile barocco siciliano grazie all'estro e al talento di Giovan Battista Vaccarini. Dopo il Congresso di Vienna, dall'unione del Regno di Sicilia e quello di Napoli, nacque il Regno delle due Sicilie. In questo periodo, la città etnea acquisì lo status di Comune e divenne una delle sette province previste dalla riforma amministrativa borbonica. 

Entrata a far parte del Regno d’Italia nel 1860, Catania è stata l’ottava tra le 27 città decorate di medaglia d'oro come "benemerite del Risorgimento nazionale" per le azioni altamente patriottiche compiute dalla città nel periodo del Risorgimento.  

Cosa vedere a Catania: i luoghi imperdibili

Cosa vedere a Catania: i luoghi imperdibili

Con un patrimonio storico e culturale come quello catanese è indispensabile fare un po’ di pianificazione per non rischiare di saltare i capolavori di cui è puntellato il centro storico perdendosi, questo sì, tra piazze e vicoli. In altre parole, se vi state chiedendo che cosa vedere a Catania, affidatevi alla nostra miniguida, e cominciate a programmare il prossimo viaggio qui.

Partiamo dall’Etna e i suoi 59.000 ettari di parco, il bosco di pini, le superfici di lava nera e i crateri fumanti. Mettete in valigia qualcosa di pesante, anche ad agosto, e non rinunciare a fare una visita in cima al vulcano.

Arrivati in città, la prima tappa sarà il Castello Ursino, fondato da Federico II di Svevia nel XIII secolo e oggi ricco museo civico. Mentre passeggiate tra le vie del centro tenete d’occhio i palazzi in bianco e nero che sovrastano ampie piazze. Primo fra tutti Palazzo Biscari, la più importante residenza nobiliare di Catania. Nei pressi trovate l'elegante Teatro Massimo, dedicato a Vincenzo Bellini, illustre figlio di questa città.

Concedetevi ora una pausa a Villa Bellini per vedere uno dei due giardini più antichi nonché uno dei quattro parchi principali di Catania.

Infine, visitate il Duomo di Catania, nella cui meravigliosa piazza troneggia “O Liotru“, l’elefantino simbolo della città, e fate una passeggiata lungo Via Etnea, la via più importante che si allunga per ben 3 km.

Vi è rimasto un altro po’ di tempo? Sarà decisamente ben speso se riuscirete a fare visita alla Pescheria di Catania, l’antico e chiassoso mercato mattutino del pesce che si raggiunge salendo una scalinata di roccia vulcanica.

4 idee su cosa fare a Catania

4 idee su cosa fare a Catania

Un’escursione sull’Etna è sicuramente una esperienza da vivere, perché 'a Muntagna, come la chiamano qui, non va solo ammirata ma vissuta. Potete optare per un trekking, una visita in fuoristrada o un Etna Mountain Bike Tours.

Concedetevi ancora un tour di Catania, magari con il naso all’insù scrutando il barocco a volte bizzarro dei celebri balconi dei palazzi nobiliari e, se potete, regalatevi un concerto o una mostra scelti dal ricco cartellone del Bellini Festival, che si tiene ogni anno dal 23 settembre al 3 novembre.

Cosa mangiare a Catania: alcune specialità

Cosa mangiare a Catania: alcune specialità

Se vi state chiedendo che cosa mangiare a Catania, sappiate che l’unica difficoltà che incontrerete cercando la risposta è l’imbarazzo della scelta.

  • Cominciate dalla pasta alla Norma, piatto tipico della città, con pomodoro, ricotta salata, un po' di basilico e melanzane fritte. Nato proprio in quel di Catania, prende il nome da una famosa opera lirica di Bellini.
  • Se volete un’alternativa più leggera, ma non troppo, scegliete spaghetti alla Carrettiera, conditi con olio, aglio crudo, pepe e pecorino grattugiato.
  • Sempre e in ogni caso tenete uno spazietto per un cannolo siciliano, cialda croccante arrotolata con un cremoso ripieno di crema di ricotta, di cui oggi esistono numerose varianti. Ma i dolci tipici catanesi sono dedicati alla sua santa patrona Agata. Stiamo parlando delle Olivette e le Minnuzze di Sant’Agata. Se le prime sono delle palline a forma di oliva fatte di pasta di mandorla, colorate di verde e passate nello zucchero semolato, le seconde sono delle cassate in miniatura: pan di Spagna farcito di ricotta, canditi e cioccolato ricoperti da glassa e decorati da una ciliegina candita. Il loro nome ricorda il martirio della vergine catanese alla quale furono asportati i seni.

Vivere la città vuol dire anche mangiare per strada: che si tratti di un’Iris, il dolce fritto tipico ripieno di crema o ricotta, o di un arancino (attenzione, qui a Catania dovete chiederlo al maschile), lo street food qui è un obbligo morale!

I luoghi insoliti di Catania

I luoghi insoliti di Catania

Anche al cospetto di tanta bellezza universalmente riconosciuta, si possono trovare luoghi insoliti ai quali vale la pena di dedicare del tempo: San Berillo, quartiere storico dalle mille sfaccettature con i suoi palazzi incompiuti e quelli distrutti dai bombardamenti; il Museo dello Sbarco di Catania, un concentrato di storia locale vissuta durante la Seconda guerra mondiale, arricchito da mostre multimediali.

Esperienza unica per immargersi nella vita della città è la visita alla Fera ‘O Luni (il mercato del lunedì) che, a dispetto del nome, anima le viuzze tra Piazza Carlo Alberto e Piazza Stesicoro durante tutta la settimana.

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