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Arte e cultura
Lombardia

Un sogno chiamato Lago di Como: un tour alla scoperta di 5 ville indimenticabili

Non solo moderno rifugio per i vip di fama internazionale: il Lago di Como, nei secoli, ha incantato l’alta aristocrazia e personaggi storici che qui hanno costruito le loro ville.

3 minuti

Como, Varenna, Bellagio sono ricche di dimore di lusso e vale la pena di passeggiare in questo idilliaco angolo di Lombardia, alla ricerca di giardini incantati, orti botanici e opere d’arte.

Che lo facciate in barca o su un traghetto, che noleggiate una vespa o saliate in sella a una bicicletta, un viaggio alla scoperta delle più belle ville sul Lago di Como è proprio questo, un incontro ravvicinato con la bellezza, esempio virtuoso di come le opere dell’uomo possono integrarsi perfettamente nella natura del posto.

I Giardini di Villa Melzi d’Eril a Bellagio

I Giardini di Villa Melzi d’Eril a Bellagio

Francesco Melzi d’Eril, duca di Lodi e vicepresidente della Prima Repubblica Italiana ai tempi di Napoleone, fu la mente ispiratrice di questi giardini spettacolari e legati a una villa a Bellagio che risale all’inizio del XIX secolo, in stile neoclassico.

I giardini, progettati dall’architetto Luigi Canonica e dal botanico Luigi Villoresi, sono arricchiti da alberi di varie specie, classiche ed esotiche: tra sculture a tema storico e mitologico, troneggiano cedri del Libano, Ginkgo biloba e faggi rossi.

Il laghetto giapponese è un vero gioiello con le sue ninfee e le piante acquatiche in una cornice di aceri, azalee, rododendri in fiore.
Da non perdere la cappella privata sul bordo del lago, l’edicola in stile moresco e l’orangerie con il museo che raccoglie cimeli della Repubblica Napoleonica. 

Villa Carlotta a Tremezzina

Villa Carlotta a Tremezzina

Resterete incantati da una prima cosa: la posizione panoramica di Villa Carlotta sulla riva del lago di Como. Siamo in località Tremezzo a Tremezzina e la villa unisce paesaggi e arte, con diverse raccolte importanti conservate all’interno di un edificio che risale al XVII secolo. Tra le sale si notano sculture di Antonio Canova e dipinti di Francesco Hayez.

Scoprire il parco botanico di 70mila metri quadrati è una delizia. In primavera esplode la fioritura di rododendri e azalee. Il giardino all’italiana, con alti cespugli a ricreare figure geometriche e giochi d’acqua, si alterna a quello all’inglese del periodo romantico. 

Villa del Balbianello a Lenno

Villa del Balbianello a Lenno

Da Piccolo Mondo antico a Casinò Royale, la villa del Balbianello a Lenno è stata spesso usata dal cinema. Sorge in cima a un giardino terrazzato, tra statue, viali, fiori e alberi. Fu voluta dal cardinale Angelo Maria Durini, nel corso del Settecento, e fu edificata sui resti di un convento fracescano, di cui si nota ancora la facciata della chiesa.

All’interno, un ricco patrimonio artistico e storico passa attraverso le sue sale. In quella dei Primitivi sono esposti pezzi di arte africana, precolombiana e cicladica. Quando la struttura passò a Luigi Porro Lambertenghi, iniziò a ospitare diversi intellettuali, tra i quali Silvio Pellico e Massimo D’Azeglio. Dal 1998 è un patrimonio del Fai, Fondo per l’Ambiente Italiano.

Sposarsi qui? Molto dispendioso, ma anche incredibilmente romantico.

Villa Olmo a Como

Villa Olmo a Como

A volere la costruzione di questo edificio neoclassico fu il marchese Odescalchi all’inizio del 1700, ma fu completato solo un secolo dopo. Durante l’Ottocento ha avuto diversi proprietari e solo nel 1925 è passata al Comune di Como diventando un polo culturale e di mostre d’arte.

Il giardino di Villa Olmo a Como è uno dei più belli e importanti dell’intera provincia, e la villa è stata utilizzata per alcune riprese del film Innamorato Pazzo di Adriano Celentano, oltre che come location d’elezione di numerose mostre e convegni.
Il panorama è arricchito da circa 800 alberi, ippocastani, cedri del Libano e platani e da serre che risalgono al XIX secolo.

Villa Monastero a Varenna

Villa Monastero a Varenna

Si affaccia sul ramo orientale del lago di Como e oggi è un importantissimo polo congressuale a livello internazionale, noto per aver ospitato nel 1954 le lezioni di fisica del Premio Nobel Enrico Fermi.

Villa Monastero a Varenna colpisce per il suo stile eclettico, ma in realtà ha una storia secolare che nasce da un antico convento femminile di monache dell’ordine cistercense dedicato alla Beata Vergine, dal quale prende anche il nome. Il monastero, che risale al XII secolo, nel Cinquecento fu soppresso dal cardinale Carlo Borromeo e in seguito, divenne una residenza patrizia.

Oggi è una casa museo che ospita diversi beni e arredi lasciati dai vari proprietari. Intorno è circondata da un bel giardino botanico, con specie provenienti da tutto il mondo. 

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